Oltremare – CNN

Ah l’entertainment: come lo fanno gli americani, nessuno lo sa far meglio. Prendiamo le primarie dei due partiti americani, che quest’anno sono le più divertenti e insieme terrificanti dai tempi di Nixon. Le ho seguite come una telenovela sulla CNN.
Non è assolutamente delizioso come migliaia di americani si mettano cappellini colorati e si vestano in modi che qui in Israele sarebbero concepibili solo durante le carnevalate di Purim, e vadano in mastodontici centri congressi a battere le mani a tempi comandati, e a versare lacrime francamente ingiustificate per gente che va al podio portandosi dietro il peso dei miliardi spesi per metter su sto circo con o senza clown?
Noi israeliani quando c’è uno scandalo, o quando parliamo di tutto quello che manca o che non funziona, diciamo sempre ‘eh ma il paese è giovane, deve imparare’. Anche se a veder bene invece, il paese è nuovo ma noi siamo un popolo vecchio assai, e sarebbe davvero sensato cominciare a far fruttare tutta la secolare saggezza, talmudica e halachica, per far funzionare meglio questo staterello piccolo piccolo, con problemi antichi e problemi nuovi.
Ma gli americani? Nella educazione euopeocentrica che ho ricevuto ci si riferiva a loro come a degli adolescenti incolti e ingordi senza il senso della storia ma con il pallino del Risiko, che non sanno bene cosa vuol dire a livello pratico tutto quel spostare carrarmatini in giro per il mondo. A guardarli oggi dal medio oriente, attraverso la lente forse un po’ miope della CNN, sembrano più occupati a produrre merchandising con scritto Convention 2016 e a fare paragoni con la serie tv “House of cards”, che non a fare una politica globale sostenibile.
Noi qui abbiamo ricevuto il primo F-35 americano, in piena tradizione Risiko, e ci domandiamo quale carta abbia ricevuto Putin a questo giro – si spera non di nuovo ‘conquista il mondo’, perché sono anni che cerchiamo di spiegargli che è una carta degli anni Ottanta, e non vale più.

Daniela Fubini, Tel Aviv twitter @d_fubini

(1 agosto 2016)