Verso Rio 2016
Israele punta alla medaglia
coi volteggi delle ginnaste

ShowImage La più grande speranza di Israele di tornare da Rio con il tintinnio di una medaglia in tasca risiede un un fascio di lustrini colorati che svolazzano nell’aria. È questo l’aspetto scintillante delle atlete della squadra di ginnastica ritmica del paese – composta da Neta Rivkin, Yuval Filo, Alona Koshevatskiy, Ekaterina Levina, Karina Lykhvar e Ida Mayrin – reduce quest’estate dalla vittoria di un oro ai campionati europei svoltisi a Holon e uno ai mondiali di Baku in Azerbaijan. A tal punto Israele crede nel loro potenziale da aver scelto proprio Rivkin, che è la caposquadra e gareggerà anche nella competizione individuale, come portabandiera alla cerimonia di apertura dei Giochi olimpici dopodomani. “Quando me lo hanno detto, ho sentito di aver realizzato un sogno personale“, ha raccontato nel corso di un incontro di tutta la delegazione con il presidente Reuven Rivlin nella sua residenza. “A nome di tutti gli atleti – le sue parole – posso promettere che faremo del nostro meglio. Desideriamo tutti regalare momenti di gioia al popolo israeliano“.
La squadra di ginnastica artistica israeliana è al terzo posto nella classifica mondiale della Federazione Internazionale di Ginnastica, e in patria è ormai conosciuta come fabbrica di record. Non ultimo quello guadagnato a Holon, dal momento che si tratta del primo oro europeo. A esibirsi sono sempre in cinque, e a far loro vincere la medaglia più ambita è stata la performance con le clavette e con i cerchi, mentre per quella con i nastri hanno ottenuto un argento, e per quella completa un bronzo. A Baku invece decisivi per il primo posto sono stati i nastri. Quella brasiliana è la terza qualificazione olimpica della squadra, dopo Pechino nel 2008 e Londra nel 2012, e a Rio gareggeranno in tutte le competizioni.
483963_142536612591724_287691872_n Anche la ventiquattrenne Neta Rivkin (nell’immagine a fianco) è riuscita a infrangere uno per uno vari record, raggiungendo anno per anno nuove vette delle classifiche internazionali. Purtroppo non ha potuto contribuire a quello conquistato dalle sue compagne a Holon a causa di un infortunio. Un riposo forzato per essere pronta per i Giochi olimpici, dove rappresenterà Israele anche nella competizione individuale. L’inizio della storia dei suoi primati risale al 2008, quando a Pechino, a soli diciassette anni, era la più giovane atleta olimpica ad essersi qualificata per rappresentare Israele. Ma la vera ribalta è arrivata nel 2011, quando grazie alla competizione con il cerchio, la sua specialità, vinse l’oro al campionato del mondo di Montpellier, il primo mai vinto a una competizione mondiale nella storia della ginnastica ritmica israeliana. “Le parole non possono descrivere quello che provo e la mia gioia”, aveva commentato all’epoca. “Ho il desiderio potente – le sue parole – di regalare ancora più successi al nostro piccolo e bellissimo paese”. Il 2011 fu in generale un’ottima annata per lei, che vinse anche un argento, sempre con il cerchio, agli europei di Minsk, qualificandosi così senza problemi per i Giochi olimpici di Londra l’anno successivo.
Oggi Rivkin occupa il sesto posto nella classifica mondiale, ma raggiungere questi livelli implica ovviamente una vita di grandi sacrifici. “Non so che cosa significhi essere una ‘ragazza normale, sono una ginnasta da quando avevo sei anni, ma non credo di essermi persa qualcosa”, aveva detto nel 2008 in un’intervista al Jerusalem Post. “In fondo – aveva osservato – non tutti si qualificano per i Giochi olimpici”. Il poco tempo in cui allenamenti e gare la lasciano libera, viene usato da Neta per “essere me stessa, ascoltare musica, leggere o stare con le persone che amo”. Nata a Petah Tikva nel 1991, figlia unica di genitori immigrati in da San Pietroburgo, ha perso suo padre Arkady nel 2010. Anche lui era uno sportivo, giocava a pallacanestro. “Ho dedicato a lui le prime due grandi medaglie che ho vinto nel 2011 – aveva dichiarato – sono convinta che mio padre possa vedere tutto“.
Forse anche per la visibilità ottenuta da lei e la sua squadra con le loto vittorie, Neta si rallegra oggi del successo della ginnastica ritmica in Israele. “Questo sport si pratica ormai da molti anni, ma solo ultimamente sta diventando più conosciuto. Con ogni gara – ha rilevato – il livello si alza e le ginnaste riescono ad arrivare in finale e a vincere medaglie. E con la partecipazione ai Giochi olimpici siamo ormai entrate nella consapevolezza degli israeliani“. I quali fanno tutti il tifo, a partire dal presidente Reuven Rivlin, che agli atleti della delegazione ha rivolto personalmente i suoi migliori auguri. “La vostra preparazione è stata straordinaria, e ora è il momento di raccogliere i frutti dei vostri sforzi. Crediamo in voi – ha concluso – e sappiamo che potete tornare in patria con delle medaglie olimpiche. E lo farete”.

Francesca Matalon twitter @fmatalonmoked

(3 agosto 2016)