Rio 2016 – Appuntamento con la memoria
Gli undici nomi saranno scanditi lentamente. E per ciascuno sarà accesa una candela: undici luci a squarciare l’indifferenza che, per molti anni, ha accompagnato questa tragica vicenda ai più alti livelli dello sport mondiale.
Dopo la cerimonia di raccoglimento organizzata all’avvio del torneo nel villaggio olimpico, un nuovo momento di raccolta in ricordo delle vittime israeliane del massacro palestinese ai Giochi di Monaco del ’72 avrà luogo questa domenica all’interno del palazzo municipale di Rio de Janeiro.
Una data non casuale, il 14 agosto, scelto perché nelle stesse ore il calendario prevede la ricorrenza di Tishà Be Av, tra i giorni più luttuosi dell’anno ebraico.
Ad accendere le candele saranno le vedove di Yossef Romano, sollevatore di pesi, e di Andre Spitzer, allenatore di scherma. Anche in questo caso si tratta di una scelta ben precisa, combattendo entrambe da anni una difficile (e talvolta scoraggiante) campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica internazionale.
“Per noi è la chiusura di un capitolo. È qualcosa di estremamente importante. Abbiamo aspettato 44 anni per ottenere questo ricordo e riconoscimento dei nostri cari brutalmente uccisi a Monaco”, ha affermato Ankie Spitzer.
Un momento di riflessione sul massacro del ’72 è previsto anche nel corso della cerimonia conclusiva di Rio 2016.
(Nell’immagine Ankie Spitzer e Ilana Romano)
(12 agosto 2016)