…razzismo

Nel suo tradizionale comizio a Ponte di Legno, il leader della Lega Matteo Salvini ha garantito minaccioso che “Quando saremo al governo polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le città”. Ha parlato di “pulizia etnica controllata e finanziata” nei confronti degli immigrati. Simile, a suo dire, a quanto subiscono gli italiani a causa dell’invasione. Ha istigato gli amministratori leghisti affinché guidino la popolazione nella riconquista delle proprie città: “Basta con le buone maniere: lo propongo a tutti gli amministratori della Lega, andiamoci a riprendere un albergo in ogni regione e lo restituiamo agli italiani”. Ora, a parte le vergognose menzogne (non c’è alcuna invasione) e i chiari istigamenti all’odio razziale e alla violenza, è bene ascoltare bene i toni di Salvini perché, a volte, ci si fa trascinare dal dibattito e si concede a questi personaggi l’onore del dubbio, giustificando la loro presenza sulla scena politica a causa dello stato d’emergenza che viviamo. No. Qui si tratta di pure e semplici parole razziste, che rappresentano chi le pronuncia e chi vota gente simile, che, come sempre, lancia il sasso e ritrae la mano.

Davide Assael, ricercatore

(17 agosto 2016)