Negoziati di pace, il sì di Abbas
al vertice organizzato dal Cairo

Schermata 08-2457620 alle 15.11.15Il leader dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas ha dichiarato di essere disposto a partecipare a una conferenza di pace organizzata dall’Egitto per far ripartire i negoziati con Israele. A riferirlo, la radio israeliana secondo cui il leader dell’Anp, parlando con una delegazione egiziana arrivata a Ramallah, avrebbe aperto alla possibilità di un incontro al Cairo ma chiedendo anche che vi partecipino Svizzera e Russia. Inoltre questa iniziativa, la posizione di Abbas, non sostituirà la proposta francese, che invece è osteggiata da Israele e prevede il ritiro israeliano entro i territori del 1967. Il leader dell’Anp, che ha rifiutato più volte di incontrare il Premier israeliano Benjamin Netanyahu nonostante gli inviti di quest’ultimo, ha esortato l’Egitto a premere su Netanyahu perché vengano congelate le costruzioni degli insediamenti e perché vengano rilasciati alcuni prigionieri palestinesi in vista del possibile incontro in Egitto. Sulle richieste palestinesi il Cairo non si è espresso ma il suo impegno a rilanciare i negoziati era emerso con evidenza in luglio quando il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry si è recato in visita a Gerusalemme: un fatto che non accadeva da nove anni e che dimostra le buone relazioni che intercorrono tra Israele ed Egitto dalla salita al potere del generale Al-Sisi (nell’immagine con Abbas durante un incontro al Cairo). La collaborazione tra i due paesi si è intensificata in particolare in funzione anti-Isis nel Sinai: nella penisola infatti agisce una branca del movimento terroristico islamista che minaccia da una parte l’Egitto e dell’altra Israele.
E invece impegnato a fermare una violenza interna Abbas. In queste ore gli uomini delle forze di sicurezza dell’Anp hanno ingaggiato uno scontro a fuoco a Nablus con uomini armati: due poliziotti sono rimasti uccisi e due altre persone sono state uccise. Lo scontro è nato da un’operazione dell’Anp diretta al sequestro di armi illegali. La violenza armata dilaga in Cisgiordania, ha dichiarato il portavoce della polizia Loaie Izrekat lo scorso giugno. Di recente anche la casa del sindaco di Nablus Ghassan Shakeh è stata presa di mira, con colpi sparati contro l’abitazione. Il governatore di Jenin Qadura Mussa aveva tentato di reprimere il traffico di armi ma è morto nel 2012 per un attacco di cuore durante un assalto compiuto da alcuni uomini che hanno aperto il fuoco contro la sua casa.

d.r.

(19 agosto 2016)