…terremoti

In mezzo al dolore e a tutte le parole che vengono dette, che tutti noi diciamo come a coprire il silenzio della morte con le nostre voci e le nostre emozioni, due fatti mi hanno colpita. Il primo è il livello incredibile della solidarietà, della partecipazione, degli aiuti: gente che scava con le mani, salvataggi straordinari, coinvolgimento immediato. L’Italia è un paese strano, estremo nel bene e nel male. Mi torna in mente l’indifferenza degli italiani alle leggi razziste del 1938 e poi la solidarietà mostrata da tanti non ebrei nel 1943, quando in gioco erano la vita e la morte degli ebrei. Forse, noi italiani diamo il meglio di noi nelle catastrofi. Succede.
Dall’altra parte, mi colpisce che, in una situazione così grave, l’ossessione di darla addosso ai migranti non solo non si sia attenuata ma anzi abbia portato ad un’indegna campagna mediatica di menzogne e di odio che oppone rifugiati a sopravvissuti al sisma, alberghi a tendopoli. Avvoltoi che approfittano del terremoto per rifiutare l’accoglienza. Anche qui, molti hanno dato il peggio di loro. Vergogna.

Anna Foa, storica

(29 agosto 2016)