In Iraq e in Siria l’Isis arretra,
dietro di sé una scia di morte

rassegnaSono tra le 5mila e le 15mila le vittime che, secondo l’Associated Press, sono state gettate dai miliziani dell’Isis in 72 fosse comuni tra l’Iraq e la Siria, nelle aree sottratte al dominio del Califfato in ritirata o in quelle dove ancora si combatte. Tante le testimonianze dell’orrore lasciato dietro di sé dai jihadisti di cui racconta oggi il Corriere della Sera, ricordando, tra gli altri, il massacro di Camp Speicher: 1.700 soldati iracheni costretti a stendersi con la faccia per terra e falcidiati dai jihadisti dell’Isis. La Stampa intanto sottolinea come il movimento terroristico islamista sia in difficoltà, in particolare dopo l’uccisione del suo portavoce Al-Adnani, eliminato da un blitz delle forze speciali americane al confine fra Siria e Iraq. La morte di Al-Adnani però, scrive Alberto Negri sul Sole 24 Oree, non può essere considerata come una sconfitta reale per la propaganda jihadista, “un’ideologia che si è difusa negli ultimi decenni dall’Afghanistan all’Iraq, dal Medio Oriente all’Asia centrale, all’Africa, fino a entrare mortalmente dentro l’Europa”.

Ferrara nel segno della Festa del Libro ebraico. Sul Corriere della Sera Paolo Salom annuncia il programma della Festa del Libro ebraico che si svolgerà a Ferrara il 3 e 4 settembre. “L’evento, organizzato dalla Fondazione Meis, avrà il duplice scopo di presentare il costituendo Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah (Meis) e regalare due giorni all’insegna della lettura e del dialogo”, scrive Salom, ricordando tra gli appuntamenti la presentazione del Progetto Talmud – con la presenza del presidente del progetto rav Riccardo Di Segni e del direttore Clelia Piperno, assieme all’editore Shulim Vogelmann -, e “ il dialogo sugli stampatori ebrei a Ferrara tra il rabbino capo Luciano Caro e il direttore della testata Pagine Ebraiche, Guido Vitale”. Spazio anche alla tavola rotonda sulla partecipazione ebraica alla Prima guerra mondiale, con il confronto tra gli storici Alberto Cavaglion, Carlotta Ferrara degli Uberti, Gadi Luzzatto Voghera e Anna Quarzi.

Museo della Shoah, via libera del Consiglio di Stato. È stato bocciato dal Consiglio di Stato il ricorso presentato dalle imprese seconde classificate contro l’accordo stipulato dal Campidoglio con la Sac per la realizzazione del Museo della Shoah di Roma. La sentenza, attesa dalle parti, permette ora di partire con i lavori che, spiega il Corriere della Sera Roma, dovrebbero concludersi nei prossimi due anni.

Alberta Levi Temin (1919 – 2016). “Qualcuno ha detto che non era vero niente, che non era successo niente. Allora ho capito che dovevo raccontare, che avevo il dovere di far conoscere alle nuove generazioni quel che avevamo vissuto”, le parole di Alberta Levi Temin, grande voce della Memoria italiana, parte integrante della Comunità ebraica di Napoli, scomparsa all’età di 96 anni. Diversi quotidiani oggi la ricordano con affetto, tra cui Il Mattino e Repubblica Napoli. “Bisognava sentirla, – racconta Titti Marrone sul Mattino – quando rievocava la notte in cui, a Ferrara, aveva sentito davanti alla porta di casa lo scalpiccio degli scarponi chiodati dei nazisti in cerca di un cugino per un errore anagrafico. Il giorno dopo lei, poco più che ventenne, aveva convinto tutta la famiglia a prendere il treno per Roma, ritenuta più sicura”. Grande cordoglio ai funerali celebrati ieri al cimitero ebraico di Napoli.

Sotto l’obelisco, il messaggio di Mussolini. Un testo in latino di ‘elogio al fascismo’, nascosto sotto l’obelisco Mussolini del Foro Italico di Roma, è stato scoperto da due studiosi olandesi dell’Università di Groninga, che lo hanno trovato sepolto insieme a monete d’oro nel basamento del monumento, realizzato nel 1932 in occasione dei dieci anni dalla marcia su Roma. Sulla pergamena, racconta Fabio Isman sul Messaggero, “1.200 parole in latino, di elogio del duce, della sua presa del potere e di storia della costruzione del sito” in cui è stato trovata. I due studiosi che hanno scoperto il documento “stanno per dare alle stampe il testo in una pubblicazione scientifica dal titolo The Codex fori Mussolini: A Latin Text of Italian Fascism edita da Bloomsbury” (La Stampa).

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(1 settembre 2016)