Da Viale Jenner all’Isis
Caccia al terrorista

rassegnaTra i nomi più in vista del Califfato, come noto, anche un terrorista radicalizzatosi in Italia. Sfuggito all’arresto negli scorsi giorni, Abu Passim continua a costituire una minaccia molto significativa. Come ricorda oggi La Stampa: “Abdelkader Ben Moez Fezzani, noto anche come Abu Nassim, è ancora libero e guida i suoi compagni di jihad. E questo ci preoccupa. Perché Fezzani è innanzitutto un reclutatore, ma anche un pianificatore di attentati micidiali. Ed evidentemente non è un caso – si legge – se il pm Maurizio Romanelli, capo del pool Antiterrorismo, di recente ha ripreso in mano il suo caso”.

I giornali approfondiscono i molti lati oscuri della figura di Ryke Geerd Hamer, il medico-santone tedesco cui si devono le folli teorie seguite dai genitori di Eleonora Bottaro, la 18enne padovana morta per una leucemia non curata.
Scrive il Corriere: “È un guru, per chi gli crede e segue la Nuova medicina germanica. Un ciarlatano, per chi non gli crede, poiché non ha mai fornite prove scientifiche della sua teoria. Lui denuncia persecuzioni di ogni tipo, da casa Savoia alla P2, fino agli ebrei che sarebbero dietro all’egemonia della chemioterapia nella lotta al cancro. Posizioni deliranti, in perfetta armonia con l’idea che la Shoah non sia mai esistita”.

Grandi imbarazzi nel centrodestra milanese per un post pubblicato su Facebook dalla responsabile della Cultura del Municipio 5, l’assessore forzista Rosa Di Vaia. “I tg rilanciano senza interruzione le immagini dei paesi distrutti dal terremoto, Amatrice rasa al suolo…e lei scrive: ‘Nel 1930 il Duce fece costruire quasi 4.000 case e ne riparò più di 5.000 (terremoto del Vulture), in soli 3 mesi. Un vero Patriota: Viva il Duce!’ (Corriere Milano).

Sul Corriere, un elzeviro dedicato alla straordinaria mostra fotografica di Ferdinando Scianna per i 500 anni del Ghetto di Venezia. “Macchina fotografica in mano – si legge – Ferdinando è andato in giro a condensare, in una cinquantina di immagini, cinque secoli di un ‘teatro’ che offre, per chi sa coglierle, vicende e sensazioni dove la storia si manifesta persino in particolari minimi”.

Visita in gran segreto a Venezia per Woody Allen, venuto a sostenere la causa del documentario dedicato a Carlo Di Palma, il suo direttore della fotografia preferito. Intervistato dal Corriere, Allen racconta il suo rapporto con i grandi registi e attori del cinema italiano. Ma non disdegna di parlare anche dell’attualità politica e dei suoi progetti per il futuro. Di Trump dice: “Non andrà mai al potere un uomo così né in America né altrove, non ha speranze”.

Un soldato israeliano è stato ferito a colpi di arma da fuoco negli scontri tra esercito e manifestanti palestinesi in Cisgiordania. Un portavoce delle forze armate, riporta in breve Avvenire, ha informato che il militare faceva parte di un distaccamento di truppe e polizia di frontiera che accompagnava i fedeli alla Tomba di Giuseppe a Nablus.

Anche alcuni rappresentanti ebraici alla giornata mondiale di preghiera per la pace in programma ad Assisi il 20 settembre. “Sete di pace. Religioni e culture in dialogo” è il tema dell’incontro che si svolgerà a trent’anni di distanza dal primo, che si svolse ad Assisi il 27 ottobre 1986 con la partecipazione di Giovanni Paolo II (L’Osservatore Romano).

Sulla Stampa, lo storico Mario Toscano recensisce uno studio di Ivano Granata dedicato alla rivista letteraria Omnibus, che si affacciò sul panorama editoriale (diretta da Leo Longanesi) nel marzo del 1937. Nonostante la genialità, viene spiegato, “la rivista non si discostò mai dalla linea politica del fascismo”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(2 settembre 2016)