… satira

Nella discussione pubblica la vignetta di Charlie Hebdo dedicata al terremoto del 24 agosto ha colpito ‘basso’. “Je suis Charlie” è diventato uno slogan del passato come un tempo si sarebbe gridato “Tutto il potere ai soviet”. Charlie Hebdo è tornato nella sua solitudine. Per Laurent Sourisseau e i suoi non è una sconfitta. È positivo che la satira non stimoli né solidarietà né unanimismo (che 18 mesi fa erano figli della pietà non della condivisione del pensiero). È ciò che la distingue dalla predica. Per sua e per nostra fortuna.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(4 settembre 2016)