Qui Roma – Il Festival di Letteratura
L’uomo, la scienza, il progresso
La grande lezione ebraica

IMG_20160907_114920_edit È giunta ormai alla sua nona edizione il Festival internazionale di letteratura e cultura ebraica, che come ogni anno porta nell’ex ghetto di Roma letteratura, arte, danza e teatro per raccontare attraverso di esse la cultura ebraica. Lo ha descritto così questa mattina Raffaella Spizzichino, curatrice della rassegna insieme ad Ariela Piattelli, Shulim Vogelmann e Marco Panella, nel corso di una conferenza stampa che ha illustrato i vari eventi che si terranno tra il 10 e il 14 settembre. Tema di quest’anno saranno la scienza e le sue relazioni con l’uomo, grazie anche alla collaborazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche e di Leonardo-Finmeccanica con la Comunità ebraica di Roma, promotrice della manifestazione. “Per noi questo festival è un’occasione importantissima per raccontare i valori e la vita ebraica”, ha affermato la presidente Ruth Dureghello. Rilevante secondo lei anche affrontare il tema del rapporto con la scienza, in quanto attraverso di esso si comunica un ebraismo “non solo legato al suo passato ma anche proiettato verso il futuro”.
Hanno concesso il loro patrocinio al festival anche l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la Regione Lazio e l’Ambasciata israeliana a Roma, mentre tra i partner dell’iniziativa ci sono anche la Rai, l’Azienda Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura nel Lazio, l’Azienda Comunale Energia e Ambiente, la Società Italiana degli Autori ed Editori, e la società Consultinvest. La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare il programma della Giornata Europea della Cultura ebraica, che si svolgerà il 18 settembre per andare, come sottolineato dall’assessore alla Cultura della Comunità di Roma Giorgia Calò, “in tandem” con il festival, in un’unica stagione culturale dedicata all’ebraismo.
“La scelta precisa del paradigma suggestivo di scienza, coscienza e conoscenza corrisponde a una volontà di indagare sul futuro rendendo il festival un avamposto di cultura, dialogo e comprensione”, ha spiegato Panella. Un tema, quello del rapporto tra la sicienza e la cultura, “di drammatica attualità” anche secondo Pierluigi Regoli, assessore alla Cultura della Regione Lazio, che trova ampio spazio nella riflessione ebraica. “Esiste un legame strettissimo tra ebraismo e scienza – ha infatti spiegato Piattelli – sono mondi che anche se non sembra quasi si compenetrano, di cui uno degli esempi più concreti è la ricerca dei grandi rabbini del Talmud”.
Grande spazio sarà dunque dato ai grandi scienziati ebrei della storia, a partire da Albert Einstein, cui sarà dedicato uno dei primi incontri del festival intitolato “RelativaMente. 1916-2016, la modernità di Albert Einstein”, un dialogo tra Gilad Perez, del Weizmann Institute of Science e Maurizio Molinari, direttore del quotidiano La Stampa. Grandi protagonisti anche il matematico Vito Volterra, presidente del Cnr dal 1923 al 1927, e il premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini, ai quali saranno dedicate due mostre. La prima, “Vito Volterra. Il coraggio della scienza”, è promossa dalla Comunità ebraica della capitale insieme allo stesso Cnr, a nome del quale ha parlato il coordinatore Marco Ferrazzoli accanto a Virginia Volterra, nipote del matematico. La mostra ”Rita Levi Montalcini. Immagini Private” nasce invece come omaggio a trent’anni dal conferimento del prestigioso premio alla scienziata, grazie alla collaborazione tra gli altri anche di sua nipote Piera Levi-Montalcini. E proprio questa famiglia sarà, come suggerito da Calò, il trait d’union con la Giornata della Cultura Ebraica, quest’anno dedicata al tema delle lingue e linguaggi dell’ebraismo, in occasione della quale sarà inaugurata una mostra di opere di Paola Levi-Montalcini, sorella di Rita, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Il festival aprirà dunque sabato 10 settembre con la Notte della Cabbalà, una serata in cui si parlerà di Cabbalà, mistica ebraica, scienza, cinema e musica, e in cui il museo ebraico e il Tempio Maggiore apriranno le loro porte al pubblico. Tanti i numerosi ospiti della nona edizione della rassegna, tra cui anche il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, il coordinatore del Collegio rabbinico italiano rav Gianfranco Di Segni, il preside della Scuola ebraica di Roma Benedetto Carucci, la direttrice del Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah Simonetta della Seta, la scrittrice israeliana Jami Attenberg e la chef Laura Ravaioli.

f.m. twitter @fmatalonmoked

(7 settembre 2016)