…xenofobia

Si vota in Germania e, come spesso ormai, si ha una chiara affermazione del partito xenofobo locale. L’AfD supera addirittura la CDU di Angela Merkel proprio nel suo collegio elettorale. I media intervistano gli intellettuali del luogo e si assiste ad una consueta riduzione del problema a dinamiche locali dovute all’incapacità delle classi dirigenti di affrontare i grandi problemi del nostro tempo. Lo stesso aveva detto il filosofo Peter Engelmann a proposito della elezioni austriache. A mio avviso è un’enorme sottovalutazione del problema, che è, piuttosto, propriamente europeo. L’Europa ha al proprio interno un’anima razzista e xenofoba, che si manifesta puntualmente ad ogni momento di crisi, anche dopo decenni di giornate della memoria, del ricordo e delle vittime di ogni violenza mondiale. Certo, questa generale tendenza si esprime in modo diverso in ogni Paese, a seconda della propria storia, ma gli argomenti sono ovunque gli stessi. Da noi, ad esempio, ha assunto le sembianze un po’ sguaiate di un comico in semi-pensione, che fa ridere realmente solo quando il suo partito inizia a governare. Si spera sempre che ad un certo punto la realtà prevalga.

Davide Assael

(7 settembre 2016)