Mantova, il festival dei 20 anni
apre con Jonathan Safran Foer
Ha avuto un’apertura anticipata quest’anno il Festivaletteratura, che compie vent’anni in concomitanza con l’anno in cui Mantova è Capitale della Cultura. L’evento numero uno – tutti gli incontri del Festival sono infatti individuati da un numero, in ordine rigorosamente cronologico – era “Bentornato, mister Jonathan”, l’incontro che ha portato a Mantova Jonathan Safran Foer e il suo Eccomi si è infatti tenuto la sera del 3 settembre, qualche giorno prima dell’apertura ufficiale di ieri. Altra anticipazione, non numerata, la festosa ed emozionante “Gran parata dei volontari”, accompagnada dalla banda cittadina, che ha raccolto migliaia di volontari della presente e delle passate edizioni che con le loro magliette blu hanno percorso le vie cittadine, ringraziati con grande calore ed enorme affetto. L’apertura vera e propria, invece, con il grande concerto inaugurale, si è tenuta ieri, e le vie della città si sono andate man mano riempiendo della folla che da oggi a domenica andrà crescendo sempre più, sino a riempire completamente tutti gli incontri e le vie di Mantova, un pubblico appassionato e che spesso ritorna di anno in anno a colmare teatri, attendere pazientemente per entrare nonostante le lunghe file, ed entusiasmarsi per le mille occasioni di scoperta, conoscenza e approfondimento offerte da un Festival che ha saputo vincere la crisi e continua a crescere. Tante le occasioni anche per gli appassionati di cultura ebraica, per cui il festival ha da sempre un occhio di riguardo e che potranno anche trovare ad attenderli le copie di Pagine Ebraiche che come di consueto sono disponibili in città: a partire, per citarne alcuni, dall’incontro con Elena Loewenthal, che ieri sera ha parlato di “Salomone, Abramo, il Golem e altre storie ebraiche” presentando il suo ultimo libro, Miti ebraici, e proseguendo oggi con Wlodek Goldkorn e Jami Attenberg per “Le due facce della famiglia”, e “Un muro tra noi”, con Dorit Rabinyan e nuovamente Elena Loewenthal, fino al documentario su Hannah Arendt. Cultura ebraica che però sarà presente in molti altri incontri sia oggi che nei giorni prossimi, ad arricchire ulteriormente il programma di un festival che da sempre, e sempre più, è “il” festival culturale settembrino per eccellenza.
a.t. twitter @atrevesmoked
(8 settembre 2016)