Saluti romani, Tavecchio:
“Puniamo i responsabili”

rassegnaSui vergognosi saluti romani di alcuni tifosi azzurri in Israele, episodio che dal portale dell’ebraismo italiano www.moked.it è poi arrivato a tutta la stampa nazionale, da registrare l’intervento del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio. “Condanniamo fermamente quanto accaduto lunedì sera allo stadio di Haifa. E auspichiamo che le autorità competenti possano al più presto accertare quanto accaduto e individuare i responsabili” ha detto il numero uno della Figc al telefono con l’ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò.
Significativi passi avanti in questo senso. “Da una prima analisi delle immagini amatoriali – scrive Repubblica – la sezione della tribuna in cui si sono svolti i fatti è quella in cui sedevano nove soggetti noti sia alla Figc sia alle forze dell’ordine: si tratta di nove tifosi appartenenti al gruppo di estrema destra ‘Ultras Italia’, lo stesso che tra il 2000 e il 2011 aveva rovinato alcune apparizioni degli azzurri tra cui Bulgaria-Italia nel 2008, ma che attualmente, caduto un po’ in disgrazia, conta appena una cinquantina di aderenti”.

Presentata ieri a Roma la nona edizione del Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica, in programma dal 10 al 14 settembre. Un’edizione fortemente legata al rapporto tra uomo, identità e scienza. Il centenario dalla pubblicazione della teoria della relatività di Albert Einstein, la straordinaria concomitanza che ha visto le onde gravitazionali da lui teorizzate misurate quest’anno per la prima volta grazie al lavoro congiunto di importanti istituzioni scientifiche di tutto il mondo, la ricorrenza dei trent’anni dal conferimento del Premio Nobel per la medicina a Rita Levi Montalcini. Questi, sottolinea il Corriere (ricordando come la manifestazione “sfiori” la Giornata Europea della Cultura Ebraica del 18 settembre), i tre eventi che hanno deciso il tema del Festival. Tra i vari approfondimenti, La Stampa sviluppa un ricordo privato di Rita Levi-Montalcini attraverso le parole della nipote Piera.

Tra i film più sorprendenti della Mostra del Cinema di Venezia il documentario Austerlitz del registra ucraino Sergei Loznitsa. Un modo diverso e originale di guardare alla Memoria. Scrive Repubblica: “II dispositivo del film è semplicissimo: riprese fisse, spesso lunghe diversi minuti, in bianco e nero, senza commento e senza musiche, che mostrano Auschwitz oggi, trasformata in meta turistica. Del luogo si vede poco o nulla, mentre abbiamo tutto l’agio di osservare le persone, spesso giovani, che vanno in giro a frotte, camminano, si fermano un attimo, ascoltano le spiegazioni delle guide (in varie lingue) o le ascoltano in cuffia, rispondono al telefonino, si abbracciano, si mettono a correre, e soprattutto fotografano e si fotografano. Il regista non giudica, ma fa emergere quietamente la riduzione della visita al campo a esperienza fugace e innocua”.
Sempre dalla Mostra del Cinema, si apprende che le riprese del film “Il rapimento di Edgardo Mortara” di Steven Spielberg inizieranno a Bologna in febbraio.

Sul Fatto Quotidiano, lo studioso Marcello Pezzetti ricorda le figure di Settimio Piattelli ed Enrica Zarfati, Testimoni romani della Shoah scomparsi negli scorsi giorni. Scrive Pezzetti, ricordando la prima intervista che fece loro molti anni fa: “Parlare della propria vita, della persecuzione, della deportazione e di Auschwitz significava, per loro che non l’avevano mai fatto, la quasi certezza di rivivere quel male oscuro, di rientrare in quell’abisso, una violenza inaudita, certamente un pericolo. Era qualcosa che non si era mai ‘trasmesso’ nemmeno in famiglia. Non l’ho mai raccontato a nessuno, nemmeno a mia figlia, mi confessò Settimio”.

“La mia famiglia ha radici ebraiche, sin da bambino in famiglia studiavamo l’Antico e il Nuovo Testamento. Per me è una benedizione poter giocare in una città come Gerusalemme”. Parola di Amar’e Stoudemire, il grande cestista ex Nba arrivato in estate all’Hapoel Gerusalemme. Già protagonista su Pagine Ebraiche di settembre, Stoudemire è oggi intervistato dalla Gazzetta dello sport.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(8 settembre 2016)