Roma, la direttrice del Centro di Cultura:
“Una Giornata adatta a tutti”
“Un programma ricco e strutturato, che spazia su vari piani. Una prospettiva ampia, di cui andiamo particolarmente orgogliosi”. Direttrice del Centro di Cultura della Comunità ebraica romana, Miriam Haiun ha dato un contributo importante alla stesura e alla realizzazione del programma della Giornata Europea della Cultura Ebraica nella Capitale. Dal suo ufficio, nella storica libreria ebraica del Vecchio Ghetto, nascono e vengono sviluppate le idee che, in coordinamento con l’assessore Giorgia Calò, vanno a comporre i tanti tasselli della Giornata ma anche le numerose altre occasioni di incontro organizzate durante l’anno.
Tra i punti di forza della manifestazione, cui parteciperà anche la sindaca Virginia Raggi, Haiun individua la suddivisione del programma in due giornata: la tradizionale carrellata di eventi, mostre e conferenze della domenica; ma anche l’aperitivo culturale del sabato sera, che prevede un approfondimento sul linguaggio scientifico e poetico del Talmud e della Cabbalà (protagonisti rav Riccardo Di Segni, Giulio Busi e Clelia Piperno) e un concerto spettacolo di musica sefardita di Eyal Lerner con proiezione di alcune micrografie trecentesca di recente restaurate dall’archivio storico comunitario con il contributo di diversi soggetti.
“È una Giornata dalle porte aperte, come noto. E aprendoci a tutta la città, abbiamo pensato che fosse giusto sfruttare ogni momento buono per condividere cultura e saperi di alto livello. Un racconto di grande suggestione. La serata di sabato, come l’intero programma di domenica – dice Haiun – va in questa direzione”.
Sinagoga, Museo ebraico, Palazzo della cultura, Tempio dei giovani, il Pitigliani. Ma anche numerose altre location, incluse realtà distaccate come l’area archeologica di Ostia Antica. Tante quindi le occasioni per parlare, raccontarsi ed essere ascoltati da un pubblico consapevole. “I luoghi sollecitati sono molti, segno di una vitalità e di un impegno trasversalmente diffusi dentro e fuori la nostra Comunità. Penso ad esempio ai giovani di Haviu et Hayom, che distribuiranno testi di poesia ebraica nel quartiere. Oppure alle affascinanti lezioni sulla vita sotterranea della parola ebraica con Hora Aboaf o su come vada studiata una pagina del Talmud con rav Benedetto Carucci Viterbi. Penso alla bellezza del giudaico-romanesco, una grande ricchezza di questa Comunità, che concluderà la Giornata. O ancora – sottolinea Haiun – ai libri di letteratura israeliana rivisitati da artisti italiani, con l’ideatore del progetto David Palterer protagonista di un evento insieme a Marco Tonelli e Alfredo Pirri”.
In calendario anche l’inaugurazione di alcune mostre, tra cui quella che al Museo ebraico espone quattro opere di Paola Levi Montalcini in prestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. O quella dedicata a “il rilievo delle parole”, di Irma Alonzo ed Ariela Bhom (Galleria Anna Marra contemporanea). Nella sede museale dell’Arnp andrà invece in scena un omaggio ad Alberto Baumann.
“È un programma davvero intenso – conclude Haiun – da cui emerge la passione di chi ci ha lavorato e messo il cuore”.
(15 settembre 2016)