Cultura a porte aperte
La Giornata Europea della Cultura Ebraica è alle porte: domenica 18 settembre l’Italia si animerà di iniziative in ben settantaquattro località, a partire da Milano, città capofila dell’iniziativa. Centinaia di eventi, tra visite guidate a sinagoghe, musei e quartieri ebraici, spettacoli, mostre, concerti, degustazioni casher e altri appuntamenti. “Lingue e dialetti ebraici” il filo conduttore di questa edizione.
Diversi gli approfondimenti sulle pagine dei quotidiani in edicola. Su Repubblica Roma, una locandina a tutta pagina con i diversi eventi e incontri in programma. La Stampa Torino parla dell’ebraico come di una lingua “antica e moderna” al tempo stesso, dando appuntamento per una più ampia elaborazione in piazzetta Primo Levi. Avvenire Milano si focalizza sulla mostra dedicata agli ebrei rifugiatisi a Shanghai ospitata al Memoriale della Shoah. Il Corriere Fiorentino sulla riscoperta del bagitto, l’antica e pittoresca parlata degli ebrei livornesi ormai appannaggio di pochi. “Indagine su un idioma” titola tra gli altri il Corriere Bologna.
In tema di cultura ebraica, il Corriere dedica oggi un’intera pagina a L’anima della vita del rabbino ottocentesco Hajjim di Volozhin, in libreria in una versione curata dalla Comunità di Bose. “Come raccomanda la tradizione di Israele, Hajjim ripete che bisogna studiare la Torà e i suoi seicentotredici precetti, con una specie d’intelligenza supplementare e superiore, rivelando i suoi segreti, cioè tutta la Torà, perché la Torà è un immenso segreto” sottolinea Pietro Citati.
Sul Corriere Sette, Aldo Grasso parla dell’antisemitismo “mascherato” dell’artista Brian Eno, che ha negato l’utilizzo della sua musica alla compagnia di danza del coreografo israeliano Ohad Naharin, la Batsheva Dance Company, che negli scorsi giorni ha inaugurato la manifestazione TorinoDanza. “Sarà anche un grande musicista – scrive il noto critico televisivo – ma Brian Eno maschera da antisionismo il suo profondo antisemitismo e ricorda, ahimè, le campagne naziste di boicottaggio: ‘Non comprate dagli ebrei’. Se vi piace, però, comprate i dischi di Brian Eno”.
Sarà presentato martedì a Torino un atteso documentario sulla figura di Leone Ginzburg, La scelta di Leone, della regista francese Florence Mauro. Per il Venerdì, “il ritratto di un intellettuale rigoroso, curatore dell’edizione critica dei Canti leopardiani, traduttore di letteratura russa, antifascista irriducibile per scelta esistenziale prima ancora che politica, uno dei padri fondatori della casa editrice Einaudi”. Sulla stessa testata, Corrado Augias recensisce lo studio di Gemma Volli sulla figura di Edgardo Mortara, Il Caso Mortara, pubblicato da Giuntina.
Sorprendente sconfitta per l’Inter, che all’esordio in Europa League perde in casa perde per due a zero contro gli israeliani dell’Hapoel Be’er Sheva. “Finisce in festa – scrive la Gazzetta dello sport – con i giocatori che si fanno i selfie in campo come una scolaresca a Gardaland. L’Hapoel Be’er Sheva è venuto a San Siro con le idee chiare e ora guarda dall’alto in basso Inter e Sparta Praga”.
(16 settembre 2016)