Una domenica di cultura ebraica
Grande attenzione sulla stampa nazionale per le iniziative organizzate oggi in tutta Italia, con sinagoghe e musei ebraici aperti al pubblico, per festeggiare la Giornata europea della Cultura ebraica, dedicata al tema “Lingue e dialetti ebraici”. Città capofila di quest’anno, Milano, che aprirà alle 10.30 le celebrazioni alla sinagoga centrale di via Guastalla con l’intervento del ministro della Difesa Roberta Pinotti che per l’occasione parlerà del significato della parola Shalom, pace (Corriere Milano). A spiegare il filo rosso della Giornata a Milano – a cui partecipa la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni -, l’assessore alla Cultura della Comunità ebraica cittadina Davide Romano, che sulle pagine di Repubblica presenta il programma milanese, il cui leitmotiv è “Il potere della parola”. A Roma, protagonista invece è il giudaico romanesco, come scrive Francesca Nunberg sul Messaggero, raccontando, con l’aiuto della studiosa Simona Foà, le origini di questo dialetto ebraico.
Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Genova, Palermo sono alcune delle città che partecipano oggi alla Giornata e di cui i giornali descrivono i programmi.
Paura a New York, esplode ordigno in centro. Una bomba rudimentale è esplosa ieri alle 20.30 ora locale nel quartiere di Chelsea. 29 i feriti causati dalla deflagrazione con un altro ordigno trovato nelle vicinanze del luogo dell’attacco. Secondo il sindaco De Blasio è un atto intenzionale ma non è chiaro se via sia il movente terroristico. In Minnesota nelle stesse ore un uomo ha accoltellato all’interno di un centro commerciale otto persone prima di venire ucciso.
Mosca e il riavvio dei negoziati di pace tra israeliani e palestinesi. Le prospettive di pace in Medio e Vicino oriente sono state al centro del colloquio ieri, riporta l’Osservatore Romano, tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Non è la prima volta che i due leader si confrontano direttamente. Come riferisce una nota del Cremlino, uno dei punti centrali del colloquio è stata “la possibilità di riprendere il dialogo diretto” tra israeliani e palestinesi.
Siria, bombe Usa sui soldati di Assad. Raid aerei condotti dagli F-16 e A-10 dell’aviazione statunitense su una collina strategica alle porte di Deir Ez-Zour, nell’Est del Paese, avrebbero colpito ieri sera le postazioni dell’esercito governativo, assediato dall’Isis, e quasi annientato un battaglione. Oltre 80 morti, per Damasco, e centinaia di feriti. Il Pentagono sta indagando sull’accaduto che rischia di mettere in seria crisi la fragile tregua siriana. Intanto Assad accusa anche Israele, sostenendo che Gerusalemme stia dando supporto in Siria a gruppi di ribelli qaedisti. I fatti invece parlano di colpi di mortaio esplosi ieri dalla Siria e intercettati dal sistema Iron Dome, a cui l’aviazione israeliana ha risposto colpendo l’artiglieria siriana (La Stampa).
Il Belgio e il dibattito sull’eutanasia sui minori. Un diciassettenne malato terminale è stato aiutato a morire in Belgio. Si tratta del primo caso al mondo di eutanasia di un minorenne. La pratica è permessa da una legge del 2014 dove non sono indicati limiti minimi di età ma si chiede che il paziente esprima la sua volontà, cosa che è successa in questo caso (Repubblica). La norma, spiega il Corriere, era stata contrastata dalle confessioni religiose in Belgio: “dalla potente Chiesa cattolica belga”, alla Comunità ebraica fino ai musulmani, tutti si erano detti contrari a quella legge sull’eutanasia.
Libri. Geraldine Brooks racconta re Davide. L’autrice australiana Premio Pulitzer nel suo ultimo libro, spiega Susanna Nirenstein su Repubblica, “ripercorre le molte vicende narrate dalla Bibbia, arricchite sicuramente dai contributi del midrash e dalla sua fantasia, o dalla sua interpretazione”, e racconta le vicende legate a re Davide. “Come spesso avviene nella Bibbia, David – scrive Nirenstein parlando del libro di Brooks – è un uomo fortemente imperfetto, come lo sono gli uomini, con momenti di splendore e momenti di buio profondo, un uomo in conflitto con se stesso ma in contatto con Dio, qualcuno vorremmo aver conosciuto, aver ascoltato nei suoi Salmi, mentre piange Yonatan o Assalonne, mentre canta la fuga dall’Egitto”.
Zweig e Mann, lettere inedite. Sul Sole 24 Ore uno scambio epistolare, a cavallo tra il 39 e il 40, tra i due grandi letterati Stephan Zweig e Thoman Mann in merito alla catastrofica situazione dell’Europa e della Germania nazista. Mann esorta Zweig a fare un appello pubblico ai tedeschi perché si levino contro Hitler, sostenendo che in realtà in molti siano contrari al dittatore. Zweig invece, a guerra iniziata e dagli Stati Uniti, scrive amareggiato della passività americana rispetto all’intervento nel conflitto.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
(18 settembre 2016)