Oltremare – Culture
La tenerezza che mi fanno, lo dico con vera spocchia da israeliana, tutte le Giornate della Cultura Ebraica e della Memoria e di cose ebraiche in generale nella diaspora. Mi fanno un effetto un po’ madeleine dell’intelletto, di cosa bella e perduta, di sapore che quando lo ritrovi per caso ti dà una frustata alle papille gustative e ti fermi lì in mezzo a una piazza a recuperare ricordi di passati lontani e tempi paralleli a volte non vissuti di persona ma soltanto studiati sui libri di storia e fatti propri; come se si potessero avere multipli passati e alberi genealogici tripli o quadrupli.
E mentre in Europa producono madeleine in abbondanza anche per il futuro, succede qui nel nostro angoletto di paradiso che compaiono trafiletti sui giornali per dare notizia di due nuovi corsi di studio in cultura ebraica nei paesi arabi, in coordinamento fra la Ben Gurion e la Tel Aviv University. Ma come nuovi? Metà della popolazione israeliana viene da paesi arabi, e un banale corso universitario sulla loro cultura geograficamente immensa e millenaria fa notizia?
E cosí capisco una volta ancora che il nostro meraviglioso progetto-paese, che raccoglie gli ebrei in pericolo o meno da tutti i continenti da quasi un secolo, è ancora e sempre incagliato nella questione della disparità nella percezione delle diverse culture che lo compongono.
E che se si viene da famiglie che per secoli hanno vissuto e spesso prosperato anche culturalmente parlando nei paesi arabi, si viene ancora oggi visti come buoni soldati ma meno facilmente probabili direttori di facoltà universitarie. E che la molteplicità di culture che potrebbe fare da puntello alla costruzione di una società per natura globale perchè attinge a pozzi senza fondo di sapere e pensiero di tutto il mondo, è molto meno molteplice di quel che potrebbe e dovrebbe essere.
Perciò spero che i nuovi corsi vengano letteralmente presi d’assalto e che producano eserciti di universitari che sanno tutto di ogni angolo del mondo arabo mai raggiunto da un ebreo.
Daniela Fubini, Tel Aviv twitter @d_fubini
(19 settembre 2016)