Assisi, incontro tra le religioni
“Lottiamo contro ogni odio”
Si concluderà in serata, con la lettura di un appello collettivo per la pace, l’intensa tre giorni organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio ad Assisi. Molti i temi che hanno segnato “Assisi. Thirst for peace”, richiamando nella città umbra i leader e i rappresentanti (italiani e internazionali) delle diverse religioni. Un confronto articolato su più piani, dal sociale alla difesa del creato, dalla lotta all’estremismo al dovere della Memoria, che ha avuto tra i suoi protagonisti numerosi leader ebraici.
Ad accogliere papa Bergoglio, che ha varcato questa mattina la soglia del convento di Assisi, anche il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni. Tra gli altri, inoltre, il papa si confronta oggi singolarmente con i rabbini David Rosen e Abraham Skorka oltre al sociologo di origine ebraica Zygmunt Bauman, che ha parlato ieri davanti a un folto pubblico della complessa sfida dell’integrazione.
Lavorare per la pace e a progetti condivisi: questa la grande sfida tracciata dal meeting. “La misericordia fa la storia, senza la misericordia non c’è storia. La misericordia è rivoluzionaria, ma non può prescindere dalla giustizia” ha sottolineato rav Di Segni in occasione di uno dei molti panel di approfondimento organizzati nella città umbra. “In eventi come questi – ha aggiunto il rav – il rischio talvolta è di scivolare nel buonismo. Vorrei quindi citare i Maestri, le cui parole ci illuminano. Soprattutto di questi tempi. ‘Chi è misericordioso con i malvagi, rischia di essere malvagio con chi merita misericordia’.
“La sfida della pace è indubbiamente il primo tema nella agenda del papa. Perché la madre di tutti i drammi di cui soffre l‘umanità, la fame, povertà, le migrazioni, la madre di tutte le sofferenze delle persone è la guerra. È l’odio” il messaggio di Skorka, amico di Bergoglio già dai tempi di Buenos Aires.
Vivere insieme nel ventunesimo secolo: questo invece il tema toccato dalla presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello in una diversa tavola rotonda. Significativi inoltre ieri i contributi di rav Israel Meir Lau, rabbino capo a Tel Aviv e sopravvissuto alla Shoah, intervenuto sulla sfida della Memoria. E del presidente dei rabbini italiani rav Alfonso Arbib, che ieri ha fatto il punto sul dialogo tra ebrei e cattolici tra sfide, opportunità e problemi ancora aperti. Tra i partecipanti anche il rav Giuseppe Momigliano, ad Assisi in rappresentanza del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il rabbino capo di Firenze rav Joseph Levi e Lisa Billig dell’American Jewish Committee.
(Nelle immagini, dall’alto in basso, rav Di Segni e Bergoglio; Skorka insieme ad altri relatori; il rav Lau)
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(20 settembre 2016)