Due Italiani rapiti in Libia
Due italiani, Bruno Cacace e Danilo Calonego, dipendenti della piemontese Con.I.Cos. sono stati rapiti nelle scorse ore a Ghat, nel sud della Libia. Due le piste dei possibili responsabili: i miliziani dell’Isis o un gruppo di criminali comuni e, spiega il Corriere della Sera, la seconda opzione sembra più probabile. La Farnesina, in ogni caso, è al lavoro per chiarire la situazione in Libia. E dell’impegno italiano nel paese africano ha parlato il segretario Usa John Kerry, intervistato da La Stampa: “L’Italia – ha detto – sta offrendo un contributo decisivo in Libia per affrontare la minaccia dell’instabilità e il terrorismo”. Nell’intervista si parla anche della situazione dei profughi in Europa e della crisi in Siria, dove nelle scorse ore sembra sia saltata la fragilissima tregua, dopo l’uccisione di 12 persone, parte di un convoglio umanitario, morte a causa di un bombardamento. Secondo la denuncia degli osservatori di Human Rights, l’attacco è stato condotto dall’aviazione del dittatore Assad e dai russi (Corriere).
Israele e l’escalation di violenza palestinese. Sette attacchi palestinesi in quattro giorni, due solo ieri. Israele fronteggia una nuova ondata di violenza a Gerusalemme e in Cisgiordania e teme una escalation per le prossime festività ebraiche di inizio ottobre. Per la prima volta da molti mesi le autorità di sicurezza hanno segnalato una ripresa degli assalti, tanto che il premier Benjamin Netanyahu ha incontrato i vertici dell’esercito e dei servizi per affrontare la situazione.’ La soglia del rischio – ha detto dopo i primi episodi – si è alzata” (Avvenire). Intanto Netanyahu si prepara ad incontrare negli Stati Uniti il presidente Usa Barack Obama per parlare della situazione mediorientale (Osservatore Romano), degli aiuti militari forniti da Washington a Gerusalemme e dell’attuale nuova tensione e violenza palestinese. Dell’approccio al terrorismo e della resilienza della popolazione israeliana come modello per l’Occidente minacciato dal fanatismo scrive invece Fiamma Nirenstein sul Giornale.
New York, arrestato il responsabile dell’attacco. “La folle notte di Ahmad Khan Rahami, l’uomo delle bombe di Chelsea e Jersey Shore, l’afgano naturalizzato americano che voleva fare strage piazzando 5 ordigni alla stazione della sua città, è finita qui: mentre cercava riposo nel portone di un bar chiuso di Linden, a meno di 15 minuti dalla friggitoria di famiglia”, ricostruisce Repubblica, parlando dell’uomo considerato responsabile dell’attacco che la scorsa notte ha causato il ferimento di 29 persone a Manhattan.
Milano, Binario 21 e i luoghi di accoglienza. “Comune e prefettura sono alle prese con l’accoglienza dei due “fiumi” distinti e paralleli di profughi, con tutti i centri d’accoglienza saturi e una ricerca affannosa di nuovi posti letto”, il quadro dipinto da Repubblica Milano rispetto alla situazione del capoluogo lombardo dove in estate sono confluiti oltre 40mila migranti. Il sindaco Beppe Sala ha chiesto che sia approvato un piano nazionale per la redistribuzione dei profughi sul territorio e intanto la fondazione Memoriale della Shoah, in via Ferrante Aporti, ha deciso di tenere ancora aperto il dormitorio gestito da Sant’Egidio in collaborazione con la chiesa evangelica.
Assisi. Al grande incontro tra le diverse confessioni religiose in corso ad Assisi, parteciperà oggi anche Bergoglio. L’idea di fondo di questo incontro, spiega Gian Guido Vecchi sul Corriere, “è che tutte le religioni e culture isolino i fondamentalismi e lavorino insieme per sanare le ferite della Terra”. Tra i protagonisti, diversi esponenti del mondo ebraico.
Roma, Raggi e l’antisemitismo a Cinque Stelle. Sul post pubblicato dal sindaco della Capitale Virginia Raggi sui social network, in cui parlava della sua partecipazione domenica alla Giornata della Cultura ebraica, sono comparsi in poche ore una moltitudine di commenti antisemiti. “Questa è la prima vera mossa sbagliata della Raggi: andare da coloro che sono il peggio del panorama mondiale”, uno dei commenti che riporta oggi il Foglio. L’episodio, ha dichiarato il vicepresidente della Comunità ebraica di Roma, getta “un’ombra oscura e maligna su una mattinata piacevole e dettata dalla voglia di costruire assieme per la nostra amata città. Evidentemente il cancro dell’antisemitismo produce metastasi difficili da controllare e debellare ed è alimentato da menti rozze ed ignoranti dalle quali speriamo che la Sindaca voglia prendere le distanze a chiare lettere e senza indugi”.
“16 ottobre 1943. La razzia”. Inaugurata ieri alla Casina dei Vallati la mostra dedicata alla razzia nazista del 16 ottobre a Roma e al destino degli ebrei deportati nei lager. Curata da Marcello Pezzetti, direttore del Museo della Shoah in via di realizzazione, la mostra ha il patrocinio del Consiglio dei ministri, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità ebraica di Roma e della Regione Lazio. “Abbiamo molti documenti trovati negli archivi tedeschi che vengono esposti per la prima volta”, ha spiegato ieri Pezzetti all’inaugurazione (Messaggero e Repubblica Roma).
Il violino Messia torna a Cremona. Fabio Isman sul Messaggero racconta la storia del più famoso violino realizzato da Stradivari e soprannominato il Messia. Dopo 300 anni, il violino torna a Cremona per una mostra. Tra gli altri a suonarlo anche Albert Einstein
Daniel Reichel
(20 settembre 2016)