XX settembre,
simbolo di laicità
Polemiche mai sopite sulla presenza del crocifisso in luoghi pubblici, dispute circa la benedizione o meno di strade e strutture statali o di enti locali, trasversali accuse alla Chiesa di ingerenza negli affari italiani (ma solo quando le sue affermazioni non collimano con le posizioni del partito di turno), bizzarre ipotesi di referendum sulla costruzione di moschee e così via dicendo: sono solo alcuni esempi che provano come il concetto di laicità sia ancora oggi da costruire in questo paese che, significativamente e nonostante i numerosi e diversi tentativi,non riesce ancora a darsi una legge che regoli chiaramente il rapporto tra Stato e diverse fedi.
Ecco perché, quindi, celebrare il XX Settembre e la Breccia di Porta Pia non è cosa meramente da nostalgici ma, al contrario, di grande attualità per cercare di affermare in Italia un concetto di Laicità che non vuol dire, come qualcuno sostiene interessatamente, “antireligiosità”: al contrario è proprio in una società veramente e fortemente laica che si radica il rispetto reciproco tra vari credenti e non credenti, uniti dall’osservanza delle comuni leggi civili sulle quali lo Stato è chiamato, senza indugi, a vigilare .
Il concetto cavouriano di separatismo tra sfera pubblica e sfera religiosa, qualunque essa sia, tutela infatti la libera espressione della fede, non la inibisce o reprime.
E in tempi nei quali il concetto di ghetto rischia di stemperarsi troppo nella visione romantico-turistica che sembra affermarsi, Porta Pia ci sia anche utile per ricordare come finalmente ebbe termine il più odioso dei ghetti d’italia (luoghi di costrizione e repressione), quello romano.
Ma al di là delle tradizionali affermazioni di sostegno alla Laicità delle istituzioni pubbliche,cosa facciamo in proposito come ebraismo italiano?
Francamente non mi pare molto e allora, tra le date da ricordare ed approfondire, propongo alla nuova dirigenza Ucei di inserire quella del 24 Elul, poiché in quel giorno dell’anno ebraico 5630 l’allora capitano d’artiglieria Giacomo Segre “comandava la batteria che aprì la breccia di Porta Pia…”: molto più di un buco in muro.
Gadi Polacco
(20 settembre 2016)