Giordania, ucciso giornalista per un vignetta contro l’Isis
Segnali inquietanti quelli che arrivano dalla Giordania: l’assassinio del giornalista e scrittore Nahid Hattar, ucciso per aver pubblicato una vignetta che ironizzava sull’Isis, è il termometro di una situazione sempre più tesa nel paese. Ad uccidere Hattar davanti a tribunale di Amman in cui era processato per vilipendio della religione proprio a causa della vignetta, un ex imam radicale della Capitale, racconta La Stampa. Il giornalista giordano, noto per essere ateo e per alcune posizioni controverse (tra cui l’appoggio al dittatore siriano Assad), aveva già passato due settimane in carcere a causa della condivisione sui social della vignetta, si era scusato pubblicamente ma sapeva di essere ancora un bersaglio per gli integralisti. Questi ultimi, scrive il Corriere, si stanno rafforzando nel Paese: particolarmente forti sono i Fratelli musulmani ma anche le spinte verso altre organizzazioni jihadiste si fanno sentire in una Giordania, sottolinea il quotidiano, in serie difficoltà sul fronte economico. In un Medio Oriente già segnato dalla crisi siriana e dalla violenza dell’Isis, la stabilità della Giordania, a due passi da Israele, è un fattore da non sottovalutare.
Siria, Mosca accusata di crimini di guerra. “L’azione della Russia in Siria è barbarie, non anti-terrorismo. Invece di perseguire la pace in Siria, Mosca e Assad fanno la guerra, con 150 attacchi nelle ultime 72 ore”, è quanto afferma l’ambasciatrice Usa all’Onu Samntha Power, denunciando le violenze russe in Siria. Si parla infatti di oltre 200 civili uccisi dai bombardamenti di Mosca, utilizzo di bombe al fosforo e barili incendiari. All’Onu, riporta il Corriere, sono in molti ad accusare Putin e il suo alleato Assad di compiere “crimini di guerra” e la flebile tregua sembra sempre più lontana, con Aleppo in una situazione drammatica.
Nizza, arrestate due due presunte jihadiste. Due ragazze provenienti dalla località francese di Nizza sono state arrestate perché sospettate di voler compiere un attentato terroristico. Le giovani, di età compresa tra 17 e 19, sono state arrestate a metà settembre e si ritiene siano state in contatto tramite il servizio di messaggistica criptato Telegram con Rachid Kassim, jihadista 29enne noto per la sua propaganda a favore dell’Isis (Il Messaggero).
Israele a Terra Madre. Tra i protagonisti della rassegna enogastronomica che si chiude oggi a Torino, anche l’israeliano Nadav Malin, chef di 32 anni che insieme alla madre gestisce un servizio di catering nei pressi di Abu Gosh e fa parte dell’associazione Chef for peace, in cui collaborano cuochi ebrei, cristiani, arabi israeliani e armeni. Sulle pagine de La Stampa Torino, Nadav racconta la sua esperienza e l’iniziativa che vede la cucina come luogo di convivenza.
Roma, il caso di violenza omofoba. Il Corriere della Sera Roma racconta della brutta vicenda che coinvolge due genitori della Capitale, piombati giovedì sera “nella Gay Street, davanti al Colosseo, per portar via la figlia sedicenne da uno dei locali dove la giovane si stava incontrando con la sua ragazza, una ventunenne”. “Una relazione osteggiata dalla famiglia che ha scatenato il panico”, racconta il quotidiano, e la violenza, con il padre della minorenne che ha preso a pugni la compagna. Solidarietà alle vittime dell’aggressione da parte del Comune mentre nel movimento lgbt si parla di nuovo di una legge che introduca il reato di omofobia.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
(26 settembre 2016)