I grandi del mondo a Gerusalemme
Rivlin: “Shimon era Israele”

rivperI grandi di tutto il mondo ai solenni funerali di Stato in programma a Gerusalemme venerdì mattina. Da Barack Obama ad Angela Merkel, da Francois Hollande al principe Carlo. E ancora Bill e Hillary Clinton, John Kerry, Justin Trudeau. E la lista inevitabilmente si allungherà nelle prossime ore.
L’ultimo saluto al cimitero del Monte Herzl, dove sono seppelliti i grandi di Israele.
“Non c’è un capitolo nella storia di questo paese in cui Shimon non abbia avuto un ruolo. Ci ha fatto guardare al futuro, e lo abbiamo amato tutti per questo. Per averci fatto immaginare la strada giusta per questo paese ” afferma commosso il suo successore, l’attuale presidente israeliano Reuven Rivlin.
“A poca distanza da dove sono adesso – ha detto Rivlin dall’Ucraina, dove si trovava per una missione diplomatica – nasceva nel 1923 a Vishnyeva, in Bielorussia, con il nome di Szymon Perski. Un giovane di belle speranze, con grandi sogni, che dall’Europa dell’Est è emigrato verso la Terra d’Israele. E da allora non ha mai smesso di lavorare per la causa sionista, per lo Stato di Israele, per il popolo ebraico”.
“Come uomo dalla larga visione, guardava nel futuro. Come uomo di sicurezza, ha rafforzato Israele in molti modi e con molte strade, alcune delle quali non ancora svelate. Come uomo di pace, ha lavorato fino agli ultimi giorni per la riconciliazione con i nostri vicini e per un futuro migliore per i nostri bambini” afferma invece il premier Benjamin Netanyahu. In queste ore il primo ministro ha poi raccontato il suo primo incontro con Peres, nel 1976, durante i funerali del fratello Yoni, uno degli eroi di Entebbe, tragicamente ucciso durante l’operazione di salvataggio. “Non dimenticherò mai il suo braccio teso verso di me, mio fratello Ido, i miei genitori” sottolinea Netanyahu.
“Un uomo che aveva visto la guerra e per questo costruiva la pace, tra l’altro un grande amico dell’Italia e della pace. Lo ricordiamo con affetto e gratitudine. Una di quelle personalità che valgono doppio e che ogni tanto la storia ci regala” dichiara il premier italiano Matteo Renzi.
“L’eredità di Shimon Peres possa ispirare a perseguire sul sentiero della pace” afferma papa Bergoglio.

(28 settembre 2016)