Shimon Peres – Un cordoglio condiviso
Si aprirà a partire da domani, dalle 11 alle 14, presso la sede della rappresentanza diplomatica israeliana in Italia, la possibilità per i cittadini romani che ne avessero il piacere di lasciare una testimonianza scritta del proprio cordoglio all’interno di un libro di memorie dedicato a Shimon Peres. Una parola, un ricordo, un’immagine da condividere con chi, in Italia e nel mondo, piange in queste ore la scomparsa del grande statista.
Analoga possibilità vi sarà mercoledì 5 ottobre, dalle 10 alle 16, e il giorno successivo agli stessi orari. “La vita di Peres – dichiara il neo ambasciatore israeliano Ofer Sachs, che ha da poco preso il posto di Naor Gilon – è inscindibilmente intrecciata con la storia del nostro Paese, sin dal lavoro svolto assieme a David Ben Gurion, il nostro primo capo di governo, fino al suo mandato da presidente dello Stato. Incommensurabile è stato il il suo contributo. Il ricordo resterà con noi per sempre”.
Numerose le testimonianze in arrivo in queste ore a tutti i livelli della società italiana. In un messaggio inviato alla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il sindaco di Roma Virginia Raggi scrive: “Illustre presidente, a nome mio personale e della Giunta, dell’Assemblea capitolina e dell’intera Amministrazione, desidero esprimere a lei e alle comunità ebraiche italiane i più sinceri sentimenti di cordoglio e di affettuosa vicinanza. Tutti ricorderemo sempre il pensiero e l’attività di un uomo carismatico, di un leader che si è fatto promotore della pace e divulgatore del suo messaggio”.
Tra gli altri, da segnalare un cordiale scambio di messaggi tra la presidente dell’Unione e l’imam Yahya Pallavicini della Comunità religiosa islamica. “Caro presidente – scrive Pallavicini – riceva le mie condoglianze insieme a tutta la Coreis Italiana per la scomparsa del presidente Shimon Peres. Ho avuto l’onore di essere suo ospite nella sua residenza a Gerusalemme in un ricevimento per papa Francesco. Sosteniamo i nobili eredi della sua qualità di serio e profondo uomo di pace”.
(29 settembre 2016)