5777 – Un anno per stare insieme
Abbiamo letto la parashah di Nitzavim. La cosa particolare di questa parashah è che in tutto il mondo ogni anno viene letta prima di Rosh Hashanah.
La parashah inizia: “oggi siete tutti presenti davanti al vostro D-o”. Così ha parlato Moshè quando ha rinnovato il patto fra D-o e Am Israel.
Nello Zohar c’è scritto: “Oggi siete presenti”. Un’espressione in cui non viene indicato solo quel momento ma il giorno di Rosh hashanah in cui D-o giudica tutto il mondo.
In questa Parashah ci sono 40 psukim (infatti è una delle più brevi). Il numero 40 indica i giorni che passeranno fra Rosh Khodesh Elul (primo giorno di Elul) e Yom Kippur. Sono i giorni in cui diciamo le Selikhot, cerchiamo di pentirci e di fare teshuvah. Perché sono 40 giorni? Perchè il numero 40 nell’ebraismo rappresenta un tempo importane.
Per esempio, il feto prima dei 40 giorni non viene considerato ancora un essere umano. Inoltre, Moshè salì 40 giorni sul monte Sinai per portare poi la Torah al popolo ebraico.
Quindi D-o ha dato 40 giorni perchP l’uomo abbia tutto il tempo necessario per fare teshuvah, fatta con tutto il cuore.
Dobbiamo ricordare che la cosa più importante di questi giorni per essere giudicati in modo positivo da D-o è stare uniti. E questo è il principio del minian: nessuno può stare da solo davanti a d-o perché nessuno è completo in se stesso. Il gruppo invece ha un’altra forza.
Ritornando quindi al pasuk che apre la parashà, “siete presenti tutti davanti a D-o”, vuol dire che se volete stare al cospetto di D-o dovete esseri sempre tutti uniti insieme
Auguro a tutti shanah tovah.
Yair Didi
rabbino capo di Livorno
(5 ottobre 2016)