Kippur…
Yom Kippur è un viaggio. Un viaggio attraverso acque che scorrono verso Casa, che purificano portandoci a casa, che ci traghettano per una rotta conosciuta eppure sempre nuova e sempre meravigliosa. Scrive il poeta Yehud Amichai: “…Risuona il suono dello shofar: un’altra nave è appena partita. Marinai dello Yom Kippur in uniforme bianca salgono fra scale e cime di preghiera ben sperimentate…”. Ogni anno saliamo scale e cime di preghiere salde ma il viaggio per il mare del Kippur ci porta ad altre acque: “Insegna Rabbi Akiva: “Felice Israele, davanti a chi vi purificate? E chi vi purifica? Il vostro padre che è nei cieli, come è detto ( Ez. 36,25): “Spanderò quindi su di voi acqua pura e sarete puri”. Ed è anche detto (Ger. 17, 13): “Il Mikve di Israele è l’Eterno. Così come il mikve purifica gli impuri, Kadosh Baruch Hu purifica Israele” (Yoma 88). Il nostro navigare per Kippur è per un mare familiare, di gesti intimi, di bussole private, con una sola stella a fare da cammino: il ritorno a noi stessi.
Buon viaggio.
Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
(7 ottobre 2016)