5777 – Un anno per la concordia
Le sfide che attendono l’Ebraismo italiano nell’anno che ha ora preso l’avvio sono complesse e richiederanno risposte adeguate e lungimiranti.
Sul fronte interno occorreranno investimenti di idee e di risorse nell’educazione e nella formazione delle giovani generazioni, al fine di assicurare un futuro alle nostre Comunità.
Sul fronte esterno andrà posta in atto la più attenta vigilanza nei confronti di ogni forma di antisemitismo e razzismo e di delegittimazione dell’esistenza dello Stato di Israele, adottando una strategia incentrata sulla diffusione di una puntuale conoscenza della storia e della cultura del popolo ebraico.
Presupposto essenziale per assicurare la realizzabilità di questi obiettivi è però il superamento dei troppi dissidi che ancora oggi pervadono l’Ebraismo italiano.
L’augurio che desidero rivolgere è pertanto che si riesca a conseguire una sincera unità di intenti, pur nel legittimo e indispensabile confronto dialettico tra le diverse idee e posizioni.
Solo in questo modo potremo sperare che il nuovo anno sia davvero portatore di pace, serenità e prosperità per le nostre Comunità.
Shanah tovah e gmar chatimah tovah a tutti.
Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino
(9 ottobre 2016)