9 ottobre ’82, non dimentichiamo

L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, i presidenti delle singole Comunità, tutti gli ebrei italiani. Insieme ricordiamo il drammatico 9 ottobre di 34 anni fa, quando terroristi palestinesi colpirono a morte non solo una famiglia, ma tutti quei cittadini che, a Roma e in Italia, rifiutano l’odio, l’integralismo, la violenza. Ricordando l’attentato al Tempio Maggiore in cui perse la vita il piccolo Stefano Gaj Taché, ricordando quelle ore convulse e drammatiche, ricordando la vergognosa campagna di odio che precedette l’attentato, sottraiamo questa terribile pagina del Novecento italiano da un oblio cui è stata troppo spesso condannata.
“Stefano Gaj Taché era il nostro bambino, un bambino italiano” ha sottolineato il capo dello Stato Sergio Mattarella nel suo emozionante discorso di insediamento lo scorso anno.
Il nostro è un impegno tristemente attuale. Come ci ricordano, proprio in queste ore, nuovo odio e nuovi spari che insanguinano il 9 ottobre degli abitanti di Gerusalemme nell’indifferenza di molti. Seguiamo con preoccupazione gli sviluppi, preghiamo per i feriti ed esprimiamo il nostro profondo cordoglio per le due vittime.

Noemi Di Segni, presidente Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

(9 ottobre 2016)