16 ottobre, il ricordo è vivo

16 ottobre 1943, il giorno del rastrellamento nazista al Portico d’Ottavia. Una ferita aperta non solo per la Comunità ebraica, che perso oltre un migliaio dei suoi figli, ma per tutto il paese. Un terribile ricordo da coltivare nel tempo e nelle generazioni. Perché, come viene ribadito nel corso di tutta la giornata, non c’è futuro senza Memoria.
A confermarlo in modo concreto è la più alta carica dello Stato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che questa ricorrenza carica di significati sceglie di vivere assieme agli ebrei romani. Mancano pochi istanti alle 15 quando Mattarella arriva al Portico d’Ottavia, davanti alla lapida che ricorda le vittime della razzia e il terribile prezzo che la Comunità pagò alla persecuzioni nazifasciste. Depone una corona, incontra gli ultimi sopravvissuti, fa il suo ingresso nella sede della Fondazione Museo della Shoah alla Casina dei Vallati dove è allestita una importante mostra sul 16 ottobre.
mostraUna visita privata, in compagnia della presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello, del rabbino capo Riccardo Di Segni, della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, del presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia e del curatore della mostra Marcello Pezzetti. A salutarlo anche l’ex presidente UCEI Renzo Gattegna. L’ultimo atto, questa visita, di ore particolarmente intense di ricordo, elaborazione, progettualità.
santegidioAd aprire la commemorazione, ieri sera, la tradizionale fiaccolata organizzata dalla Comunità ebraica insieme alla Comunità di Sant’Egidio. Da Piazza S.Maria in Trastevere all’esterno del Tempio Maggiore, molte centinaia i cittadini in marcia per la consapevolezza. Sul palco, oltre ai vertici della Comunità ebraica, prendono la parola il fondatore di Sant’Egidio Andrea Riccardi, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Memoria del passato, lavoro incentrato sul futuro: nei vari interventi una chiave di lettura comune.
Lo stesso slancio che anima le diverse iniziative della mattinata. La deposizione delle corone davanti al Tempio Maggiore, la marcia silenziosa che si conclude in sinagoga con l’abbraccio corale della Comunità ai Testimoni (le cui parole emozionano e commuovono l’intera platea), l’inaugurazione della mostra alla presenza tra gli altri del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio.

(16 ottobre 2016)