Firenze, i 50 anni dell’Alluvione
Arte e libri ebraici in mostra
Cresce l’attesa a Firenze per il grande ritorno dei libri ebraici alluvionati, in esposizione nella mostra “E le acque si calmarono” che si inaugurerà giovedì 27 ottobre alla Biblioteca Nazionale Centrale su iniziativa della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia.
Libri di preghiera, Sefer Torah, arredi e tessuti. Testimonianze preziose, sottoposte a un lungo lavoro di restauro e conservazione, che permettono di abbracciare molti secoli di storia ebraica fiorentina. Un’iniziativa tra le più prestigiose del significativo calendario di appuntamenti organizzati per il 50esimo anniversario dell’alluvione.
Quattro novembre 1966. Devastazione ovunque, ma anche la voglia di ripartire subito con nuovo slancio. Come testimonia l’emozione suscitata dalle storie dei tanti “angeli del fango” che si precipitarono a Firenze nelle ore successive all’esondazione delle acque dell’Arno. È il filo conduttore degli eventi dei prossimi giorni, tra cui l’inaugurazione di una seconda mostra a carattere ebraico nei locali della Comunità, prevista per questa domenica alle 10.30.
In esposizione documenti sette-ottocenteschi, arredi e opere d’arte ebraica rituale. Ad inaugurare la mostra il presidente della Comunità ebraica fiorentina Dario Bedarida, il vicepresidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia Renzo Funaro, il rabbino capo Joseph Levi. L’inaugurazione si aprirà con un ricordo dell’ingegner Giuseppe Viterbo, da poco scomparso, che molto si spese per il ripristino della biblioteca ebraica alluvionata.
Seguiranno alcuni interventi di specialisti tra cui quelli delle storiche Liana Elda Funaro e Dora Liscia Bemporad e di Gabriella Todros della Soprintendenza Archivistica. Al termine della visita alla mostra sarà inoltre ricordata la figura di Luciano Camerino, Testimone romano della Shoah che fu un “angelo del fango” e che in quelle ore drammatiche perse la vita per un malore.
(21 ottobre 2016)