Hiddur Mitzvà
Nell’ebraismo italiano ha avuto molta presa il concetto di ‘abbellimento della mizwà’ ‘hiddur mitzvà’, cioè l’adempiere a un precetto in un modo estetico. Proprio per questo, ad esempio, le sukkot in Italia sono particolarmente belle ed adornate, così come molto spesso lo sono gli oggetti liturgici. Il concetto si basa su un passo del talmud del trattato di Shabbat (133b) in cui si discute su un versetto dell’Esodo (15:2):
“È stato insegnato: “questo è il mio Dio e io lo abbellirò”. Nel Talmud, troviamo: “Renditi bello di fronte a Lui quando esegui i precetti: fai una bella capanna, fai un bello shofar, un bel talleth, un bel Sefer Torà, scrivilo con un bell’inchiostro, con una bella penna, fallo scrivere da uno scriba esperto e rivestilo con bella seta”.
Mi piace pensare che, a Firenze, aver prima salvato e ora riportato alla antica bellezza libri, manoscritti e arredi che avrebbero potuto invece andar perduti sia anche questo un modo di onorare lo ‘hiddur mizwa’.
Sira Fatucci
(2 novembre 2016)