Un limmud e un volume in suo onore
Cesare Jarach (1884-1916)
Ricorre oggi, 3 novembre, il centesimo anniversario della scomparsa dell’avvocato Cesare Jarach, ebreo piemontese, nato a Casale Monferrato nel 1884, che come molti altri partì giovanissimo volontario vestendo la divisa dell’esercito italiano nel Primo conflitto mondiale.
La sua figura, così emblematica delle passioni civili dell’epoca, ma anche dei destini di tanti ebrei italiani che sacrificarono la propria vita nel nome degli ideali patriottici, sarà al centro di un Limmud organizzato per questo martedì, 8 novembre, nella sinagoga di Torino. Nel corso della serata di studio interverrà il rabbino capo di Torino Ariel Di Porto.
Jarach già in età giovanissima fu un promettente economista politico, allievo fra i prediletti del professor Luigi Einaudi e suo collaboratore scientifico. Il futuro Presidente della Repubblica affermò in un lungo necrologio che Jarach rappresentava quel tipo di “funzionario colto, studioso, animato da devozione alla cosa pubblica” di cui aveva la società italiana sentito una grande necessità.
Nella sua breve vita lo studioso affiancò a un’attività scientifica di alto valoreuna fulminante carriera nelle istituzioni governative e dello Stato. Saggista, ricercatore e teorico dell’economia e della finanza, esperto di problematiche dell’emigrazione, fu nominato a ventitré anni delegato tecnico della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di vita dei contadini nel Mezzogiorno.
Sulla figura di Cesare Jarach è anche prevista la pubblicazione di un volume di studi storici.
(3 novembre 2016)