Firenze, i 50 anni dell’Alluvione
e il grande ritorno dei libri ebraici
Gli occhi del mondo puntati su Firenze, nelle ore in cui viene ricordato il cinquantesimo anniversario dell’Alluvione.
Le ferite inflitte dall’Arno, l’angoscia e la devastazione nelle strade del centro storico, ma anche la straordinaria prova di solidarietà degli ‘Angeli del fango’ e dei tanti volontari che accorsero dai cinque continenti. Tanti i temi a segnare questo anniversario, che si svolge alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del premier Matteo Renzi. Molti gli applausi per gli “angeli” che hanno preso parte alla commemorazione questa mattina in Palazzo Vecchio.
L’emozione del ritorno segna anche la grande mostra “E le acque si calmarono” dedicata alla biblioteca ebraica ferita dall’Arno, realizzata su iniziativa della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, della Biblioteca Nazionale Centrale e della Comunità ebraica fiorentina. Anche oggi, sala Dante aperta per accogliere i molti visitatori affluiti in questa solenne e importante giornata. Abbracciando calorosamente il premier Renzi, il vicepresidente della Fondazione Renzo Funaro lo ha invitato alla mostra e gli ha donato una copia del catalogo. “Complimenti, avete fatto un grande lavoro” ha risposto il primo ministro.
Il simbolico ritorno dei libri ebraici in città è stato evocato anche durante l’udienza interreligiosa svoltasi ieri in Vaticano cui hanno partecipato numerosi esponenti dell’ebraismo romano e italiano. A sollevare il tema la Consigliera UCEI Sara Cividalli, già presidente della Comunità ebraica fiorentina, che ha donato una copia del catalogo a papa Bergoglio per poi intrattenersi con lo stesso sul significato profondo della mostra e dell’anniversario.
(Nelle immagini lo svelamento della targa commemorativa in Palazzo Vecchio, la Consigliera UCEI Sara Cividalli e papa Bergoglio, il premier Matteo Renzi con una copia del catalogo)
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(4 novembre 2016)