Il pasticcio con gli Italkim
Gentiloni: “Non c’entriamo”

Nuove prese di posizione sulla curiosa vicenda relativa al materiale sul referendum costituzionale inviato agli italiani di Gerusalemme dal Comitato per il Sì. “Relativamente al caso di Gerusalemme, la Famesina precisa che negli elenchi elettorali non figura la parola Palestina. Il ministero degli Affari esteri diffida chiunque dall’attribuire alla Farnesina responsabilità prive di fondamento”. È quanto si legge in una nota diffusa ieri dal ministero, che avevamo già segnalato sul nostro notiziario quotidiano Pagine Ebraiche 24 di ieri ed è oggi riportata da alcuni quotidiani (“La Farnesina si tira fuori dal pasticcio”, scrive tra gli altri il Corriere).
L’anomalia è riconducibile direttamente all’anagrafe degli italiani all’estero, ha sottolineato invece il Comitato per il Sì nelle scorse ore. “Non so da dove derivi questa gaffe – la replica del ministro Paolo Gentiloni – il ministero degli Esteri ha già chiarito che chiunque associ a questa che se volete potete chiamare gaffe, o forse anche peggio, la Farnesina e il ministero degli Esteri sarà querelato. Perché la Farnesina e il ministero degli Esteri non hanno niente a che fare con questi indirizzi e non sono neanche l’istituzione italiana cui ci si rivolge per chiedere questi elenchi”.

(16 novembre 2016)