…Protocolli

Appena un giorno dopo l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, l’11 novembre, Gerardo Pelosi pubblica sul Sole 24 Ore un articolo di cui non sono riuscito a capire se sia venato di sottile ironia o di efferato cinismo. Scrive Pelosi che Matteo Renzi, dopo aver appoggiato apertamemte Hillary Clinton durante la campagna elettorale, sta ora cercando di riparare al malfatto creando un contatto positivo fra l’Italia e la nuova amministrazione americana. Si è allora pensato di affidare la missione a Marco Carrai, imprenditore nel settore della Cyber security, “perché intervenga presso i suoi numerosi contatti in Israele e stabilisca uno stretto dialogo con la comunità ebraica repubblicana di New York a cui apartiene il genero di Trump, Jared Kushner, il 35enne marito della figlia del presidente Ivanka, grande burattinaio della campagna del suocero”. Fermiamoci un istante a riflettere. Ci vogliono gli ebrei e in particolare la destra israeliana e nuovayorkese perché l’Italia giunga a perorare la propria causa alle orecchie del nuovo presidente americano. Quegli stessi ebrei cui appartiene il burattinaio della vittoria di Trump. Sembra proprio che i Protocolli dei Savi anziani di Sion siano tornati di attualità. E invece no, è solamente un articolo del Sole 24 Ore.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme

(17 novembre 2016)