Bassani, il Premio Haggiag
a due giovani studiosi

Istituito dalla Fondazione Giorgio Bassani e giunto alla terza edizione, il Premio Roberto Nissim Haggiag è stato assegnato ieri sera, nel quadro delle celebrazioni del centenario della nascita dell’autore de Il Giardino dei Finzi Contini. “Roberto Nissim Haggiag – ha sottolineato Paola Bassani, presidente della Fondazione – è stato un grande produttore cinematografico e un profondo conoscitore e amante della letteratura di mio padre. Con il Premio a lui intitolato e grazie alla generosità di Mirella Haggiag, vogliamo riportare all’attenzione delle giovani generazioni, e non solo, la cura stilistica e l’impegno civile di Giorgio Bassani attraverso le interazioni tra l’opera letteraria e il mondo circostante, riconoscendo il valore dei lavori critici più originali legati alla sua figura e alla sua opera, e realizzati da giovani studiosi meritevoli”.
Ad aggiudicarsi il premio Luana Comparetto, per una tesi di Filologia discussa all’Università di Palermo (“ben documentata e ricca di spunti interpretativi, si legge nelle motivazioni della giuria) su Bassani “come artigiano dello stile”; e Angelo Alessandro Tartarelli, che all’Ateneo di Bari ha presentato una ricerca “complessa e articolata, che ricostruisce il ruolo svolto da Bassani nell’ambito di Italia Nostra (di cui fu Presidente dal 1965 al 1980) e il suo contributo al dibattito sulla conservazione del patrimonio artistico e naturalistico italiano”.
“Dieci anni fa – ha ricordato Mirella Haggiag – Susanna Agnelli mi ha portata nella Fondazione e da allora mi sono adoperata per onorare e mantenere viva la memoria di Bassani. Mio marito Roberto aveva deciso di istituire questo Premio a favore dei giovani, perché era convinto che dare un giusto riconoscimento a chi è ancora all’inizio valga molto di più che osannare chi si è già affermato. Oggi, anche grazie al supporto del Meis e all’attenzione del Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, festeggiamo un momento positivo e gioioso, perché siamo finalmente in grado di dare a questo appuntamento una cadenza annuale. Del resto, Giorgio Bassani se lo merita: Ferrara gli deve molta della propria notorietà internazionale”.

(18 novembre 2016)