L’iniziativa del Foglio a Roma
“Israele, un presidio per tutti”
“Di Israele si parla sempre in modo emotivo, si vedono solo soldati israeliani e bambini palestinesi. Dobbiamo colmare questo divario e capire cos’è veramente Israele e la verità è che è la patria del popolo ebraico, ma incarna anche i valori del mondo libero: la democrazia, ma anche la tecnologia che arricchisce il mondo intero”. Ha raccolto numerosi applausi l’ex ministro degli Esteri di Israele, Tzipi Livni, ospite ieri dell’iniziativa in difesa delle ragioni dello Stato ebraico organizzata dal Foglio al Tempio di Adriano. Un intervento molto atteso, che arriva in conclusione di una serata particolarmente intensa e significativa per le testimonianze che vengono portate all’attenzione del pubblico. “Israele, frontiera dell’Europa” il tema, su cui si confrontano anche numerosi esponenti del mondo islamico moderato.
“Israele è una roccia solida di stabilità e democrazia per la regione. È il faro della libertà politica e religiosa” ha sottolineato in apertura di serata l’ambasciatore israeliano Ofer Sachs. A confronto su questi temi, ciascuno dalla sua prospettiva, anche lo scrittore algerino Boualem Sansal, il blogger palestinese Waleed Al-Husseini, l’arcivescovo di Ferrara Luigi Negri, l’Imam francese Hassen Chalghoumi, l’archeologo israeliano Gabriel Barkay, il sottosegretario Benedetto Della Vedova, gli autori Bat Ye’or e Bruce Bawer, l’antropologa Maryan Ismail, l’esperto di diritto internazionale Andrew Tucker.
In una lettera inviata agli organizzatori il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato di antisionismo come di un “vero e proprio travestimento dell’antisemitismo, al cui rifiuto si rende formale ossequio, ma che in realtà si esprime negando le ragioni storiche della nascita stessa dello Stato di Israele, e quindi della sua vita indipendente e della sua sicurezza”.
(18 novembre 2016)