Se questo è un uomo
Uno e due
Ecco qui il primo foglio dattiloscritto che Primo Levi acclude al libro della prima edizione di Se questo è un uomo. Si tratta del nuovo inizio del primo libro. Non comincia più con il campo di Fossoli e con i deportati ebrei: “Alla metà del febbraio ’44, gli ebrei italiani nel campo di Fossoli erano circa seicento…”. Ora Levi parla della sua esperienza partigiana: “Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943 (…). Non mi era stato facile scegliere la via della montagna, e contribuire a mettere in piedi quanto, nella opinione mia e di altri amici di me poco più esperti, avrebbe dovuto diventare una banda partigiana affiliata a “Giustizia e Libertà”…”. La cornice iniziale del libro è completamente mutata negli anni che vanno dal 1946 al 1958, quando esce la versione accresciuta di Se questo è un uomo presso Einaudi.
La lotta partigiana entra nel libro sin dal suo esordio. Si tratta di uno dei cambiamenti sostanziali tra il libro del 1947 e quello del 1958. Sono lo stesso libro, ma non sono lo stesso libro. Finalmente nella nuova edizione delle Opere complete si potranno leggere entrambe.
Marco Belpoliti, scrittore
(20 novembre 2016)