continuità…

Avraham ormai vecchio, si preoccupa di trovare per il figlio Izhak una moglie che non lo portasse ad allontanarsi dalla terra di Canaan e con la quale costruire una nuova famiglia, che desse continuità alla via che egli aveva intrapreso, la via per cui seguire D.O significa praticare giustizia e generosità, Affida dunque la missione ad Eliezer, il suo servo fedele, con l’incarico di mettersi alla ricerca della sposa per Izhak, recandosi nella terra di origine dello stesso patriarca. Dopo aver giurato di eseguire fedelmente l’ordine ricevuto, Eliezer si mette in viaggio; il testo ne descrive la partenza con queste parole: “Partì portando con sé le cose più belle del suo padrone”. Nel senso letterale i beni che Eliezer portava con sé erano i doni per la futura sposa; in senso metaforico, il carico più prezioso era proprio il futuro di Izhak che Avraham gli aveva affidato attraverso la ricerca di una moglie idonea. Questa spiegazione ci fa riflettere sul fatto che la formazione di nuove famiglie, che continuino la discendenza di Avraham e ne seguano l’esempio di vita, conservandone la ricchezza morale e spirituale, questo è il bene più caro che abbiamo nelle nostre mani.

Giuseppe Momigliano, rabbino

(23 novembre 2016)