Cosa è cambiato
Di questi tempi, se ipoteticamente in Europa si dovessero verificare nuovamente persecuzioni contro la popolazione ebraica, non ho idea di chi scenderebbe in piazza per ostacolarle. Come del resto non sono neppure molti coloro che protestano ed alzano la voce contro eventuali gesti di intolleranza o violenza contro rom, omosessuali, musulmani o migranti. Eppure nella storia del Novecento, anzi nel periodo più buio, ci sono due eventi particolarmente significativi che hanno testimoniato il sostegno da parte della società civile nei confronti degli ebrei, sebbene spesso dimenticati dai più. Una è la battaglia di Cable Street avvenuta nell’East End di Londra nel 1936 – all’epoca abitata da un gran numero di ebrei e cuore della working class della capitale – nella quale un folto numero di lavoratori ed antifascisti impedì con tanto di barricate lo svolgimento di un corteo organizzato dalla British Union of Fascists di Oswald Mosley. L’altro è il Februaristaking, avvenuto nei Paesi Bassi il 25-26 Febbraio del 1941, quando soprattutto il Partito Comunista Nederlandese invitò, attraverso dei volantini, allo sciopero generale di tutto il paese per protestare contro le misure antiebraiche applicate dagli occupanti nazisti. Aderirono per primi i tranvieri, e poi a seguire altri lavoratori, studenti ed impiegati in tutto il paese. Sebbene la protesta fu sedata, a questa ne seguirono altre, e oggi davanti alla Sinagoga Portoghese di Amsterdam una statua dal titolo De Dokwerker, “il portuale”, ricorda la ribellione. Simbolo di un’Europa che non è stata in silenzio di fronte alla tirannia e al fascismo.
Francesco Moises Bassano
(25 novembre 2016)