Italia, il giorno del referendum e preoccupa il voto in Austria
In Italia la grande attenzione oggi è per il referendum costituzionale. Repubblica, tra gli altri, analizza gli eventuali effetti del sì e del no sul Paese. Sul Corriere di ieri invece Pierluigi Battista ricordava “il peggio della corsa elettorale” verso il referendum: “una campagna referendaria costellata di invettive, gaffes, urla, rotture”, scrive il giornalista riportando tra gli esempi le parole del “presidente dell’Anpi di Latina” che “ha detto che Renzi è ‘peggio’ del Duce”.
Austria al voto. Oggi gli austriaci tornano alle urne per scegliere chi tra Norbert Hofer del partito di destra Fpö e il verde Alexander Van der Bellen guiderà il Paese. “Il voto presidenziale di Vienna”, scrive il Corriere è “l’autentico barometro dello scontro che spacca il continente, tra europeismo e nazionalismo, integrazione e straniamento, tolleranza e xenofobia, accoglienza e chiusura”. Van der Bellen rappresenta la politica più aperta all’Europa, il populista Hofer il nazionalismo dai muri alzati.
Gran Rabbinato d’Israele e Chiesa, riconciliazioni e paragoni errati. Sul Sole 24 Ore, l’analisi dell’arcivescovo di Chieti-Vosto Bruno Forte sul recente incontro della Commissione mista fra la Chiesa Cattolica e il Gran Rabbinato d’Israele. Sottolineando il cammino positivo che la Chiesa ha portato avanti nel prendersi le sue responsabilità per “le colpe commesse” in riferimento al pregiudizio antiebraico, che “vanno riconosciute con quella larghezza di cuore che rende capaci di chiedere perdono anche a nome di quanti sono stati effettivamente colpevoli”, l’arcivescovo fa poi un paragone scollegato dal discorso e a carattere politico: “quest’atteggiamento – scrive, riferendosi al ‘chiedere perdono’ – è richiesto non di meno al popolo ebraico riguardo alle responsabilità storiche che oggi gli competono ad esempio in riferimento ai Palestinesi”. Una distorsione che nulla ha a che fare con il tema del dialogo tra le religioni di cui si parla.
Mantova e il cimitero ebraico. Restituire all’ebraismo l’antico cimitero ebraico di Mantova autorizzato da Francesco Gonzaga nel 1442 e dismesso da secoli. È quanto chiede, afferma Avvenire, Rav Shmaya Levi, rabbino ortodosso israeliano, editore e ricercatore”. “Rav Shmaya è arrivato a Mantova nei giorni scorsi per visitare l’area abbandonata del cimitero, – riporta il quotidiano – diventato prima campo di concentramento dei nazisti, quindi area militare ceduta, l’anno scorso, dal demanio statale al Comune di Mantova che II vuole costruire un centro ricerche per la biodiversità e un centro per l’agroalimentare. “Per il mondo ebraico – afferma il rav al quotidiano – è fondamentale che quella terra ritorni ai suoi legittimi proprietari. Gli ebrei pagarono per quella terra. Non possiamo accettare che sulla nostra terra venga costruito un mercato ortofrutticola così come non accettiamo che i nazisti vi costruirono il campo di concentramento. U vogliamo costruire un museo della memoria. Per questo abbiamo coinvolto il comitato americano che domani verrà a Mantova per incontrare il Comune”.
Melamed, la lezione di Emma Castelnuovo. Sul Sole 24 Ore ampia recensione della prima biografia a firma di Carla Degli Esposti e Nicoletta Lanciano dedicata ad Anna Castelnuovo, “una delle più grandi innovatrici di didattica della matematica del mondo”. Castelnuovo, come ricorda l’articolo, subì le infami leggi razziste del ’38, fu cacciata dalle scuole pubbliche in quanto ebrea e iniziò la sua carriera di insegnante nella scuola ebraica di Roma. “La sua lungimiranza – si spiega nell’articolo parlando dei metodi di insegnamento innovativi della Castelnuovo – fu tale che molte sue invenzioni didattiche vengono ora avvalorate dai più recenti studi nel campo delle neuroscienze, che confermano quanto lavorare sulle trasformazioni continue con materiali dinamici aiuti chi ha maggiori difficoltà a costruire e a far propri i concetti di struttura e classificazione”.
Il graphic novel che racconta le religioni. “Luca vuole sapere che fine ha fatto Neela, una ragazza di famiglia indiana e di religione sikh vista a scuola. Qualcuno dice sia tornata in India per sposare un cugino di 40 anni. Luca ha un piano per scoprire se è vero: convince Martina, un’amica appassionata di fotografia, a partecipare con lui a un concorso. Viaggeranno per l’Italia raccontando le religioni degli altri: luoghi di culto, pratiche e precetti. Nasce così – racconta oggi il Corriere Lettura – Inviati per caso. Viaggio nell’Italia delle religioni (Sinnos, pp. 80, 13, dai 12 anni), un reportage che ha preso la forma di una graphic novel. Non un testo di storia delle religioni ma un racconto che vuole offrire ai ragazzi spunti per conoscere di più chi vive accanto a loro. L’autrice è Lia Tagliacozzo, sposata e mamma di due figli, esperta di cultura ebraica, che da Roma dove vive ha davvero percorso l’Italia in lungo e in largo facendosi accogliere dalle diverse comunità, condividendo esperienze, ascoltando molto e all’occorrenza chiedendo”.
Daniel Reichel