lavoro…

La Torà ci dice che i sette anni nei quali Ya’aqòv ha lavorato per Lavàn per poter sposare Rivqà erano per lui “come pochi giorni dato il suo amore per lei”.
A prima vista sembrerebbe logico pensare l’opposto: per poter raggiungere la sua meta, ogni giorno avrebbe dovuto sembrargli lungo un vita, e non viceversa.
Alcuni Maestri hanno spiegato che “il suo amore per lei” non si riferisce a Rivqà, ma al lavoro: se si ama il lavoro, se è un lavoro di cui si sa che dà o darà soddisfazione, non ci si accorge del tempo che passa.

Elia Richetti, rabbino

(8 dicembre 2016)