“Lo sport per i diritti umani”
L’Alta Bandiera dei Diritti Umani sui sentieri della Grande Guerra.
È il titolo di un ambizioso progetto ideato dall’alpinista Daniele Nardi e dal giornalista di Radio24 Dario Ricci, autori del volume La Migliore Gioventù – Vita trincee e morte degli sportivi italiani nella grande guerra (ed. Infinito) con l’obiettivo di condividere, in nuove forme, con nuove iniziative che raggiungano in particolare il pubblico dei giovanissimi, i trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Il punto di riferimento fondamentale per chiunque abbia a cuore i valori democratici e su cui si fondano le moderne società progredite. Un baluardo da difendere anche attraverso lo sport, veicolo imprescindibile nel confronto con le nuove generazioni.
Il progetto, presentato nel fine settimana a Roma dall’Associazione Arte e Cultura per i Diritti Umani, ha preso il via nello scorso luglio quando Nardi, insieme a un gruppo di sostenitori, ha portato l’Alta Bandiera sul Monte Pasubio. Nei prossimi due anni l’Alta Bandiera verrà quindi fatta sventolare sulle cime più significative del primo conflitto mondiale: dal Pal Piccolo al Pal Grande, dal Grappa all’Adamello. L’evento finale si terrà il 4 novembre 2018, giorno dell’armistizio, a 100 anni esatti dalla fine della Grande Guerra.
L’Alta Bandiera è stata realizzata nel 2011 con i colori della Bandiera Italiana e il logo della campagna mondiale “Gioventu’ per i Diritti Umani” dell’International Foundation Human Rights and Tolerance. Ventimila gli studenti che ad oggi hanno l’hanno firmata. Tutti, cittadini, associazioni, enti morali, è stato spiegato nel corso della presentazione romana, possono essere testimonial di questa sfida.
(11 dicembre 2016)