Giulia Spizzichino, l’ultimo saluto
Si sono svolti nella giornata di mercoledì i funerali di Giulia Spizzichino, la testimone che ebbe un ruolo fondamentale nell’estradizione del criminale nazista Erich Priebke dall’Argentina dove aveva trovato rifugio, e nella successiva condanna. La salma è stata trasportata intorno alle dieci dalla sua abitazione nel quartiere Ostiense alla “piazza”, e ha percorso via del Tempio accompagnata dal figlio Marco e da un folto gruppo di persone, tra parenti, amici, autorità e cittadini comuni giunti per darle l’ultimo saluto. Dopo il passaggio tra le vie del Portico d’Ottavia, la cerimonia funebre si è poi svolta al cimitero del Verano.
La famiglia di Giulia Spizzichino era stata profondamente segnata dall’occupazione e dalle deportazioni naziste: ventisei suoi parenti furono uccise nei campi di sterminio o furono trucidati nell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Tutto il ramo materno, i Di Consiglio, tra cui undici bambini, venne ucciso dai nazisti.
Quando il boia nazista fu individuato, si era adoperata in tutti i modi affinché giustizia venisse fatta, andando fino in Argentina per sostenere con tenacia la colpevolezza e la necessità di estradare uno tra i principali responsabili della strage del 24 marzo 1944. Una vicenda che aveva raccontato nel suo libro di memorie “La farfalla impazzita”, uscito nel 2013 per Giuntina, scritto in collaborazione con Roberto Riccardi.
Giulia Spizzichino aveva compiuto novant’anni lo scorso 4 dicembre.
“Le avevamo fatto una festa a sorpresa”, racconta la nipote Stefania. “Avevamo portato una torta ed eravamo stati tutti insieme, lei ne era stata contentissima.”
“Era la primogenita, e noi più piccole la prendevamo bonariamente in giro per il suo essersi mantenuta giovane. Mia sorella aveva una grande forza”, racconta Valeria, presente alle esequie assieme alle altre due sorelle Franca e Lidia. “Proprio pochi giorni fa, guardando insieme le benemerenze che aveva ricevuto, le avevo fatto notare come di lei si sarebbero ricordati in tanti”.
A seguire il corteo funebre, tra i molti convenuti, la Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, il Vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, la presidente dell’ANFIM – l’Associazione delle famiglie dei caduti per la libertà – Rosetta Stame.
Molti i messaggi di cordoglio espressi ieri dalle autorità, a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio agli ebrei romani: “Ho appreso con profonda commozione la notizia della scomparsa di Giulia Spizzichino. Nel ricordo di questa donna coraggiosa, porgo alla famiglia e alla comunità ebraica della Capitale profondi sentimenti di cordoglio e vicinanza”.
E proprio in questa giornata di lutto, sono comparse nel quartiere romano di Testaccio, proprio dove un giardino pubblico è dedicato alla memoria della famiglia Di Consiglio barbaramente trucidata, delle scritte antisemite e inneggianti al nazismo, tra cui “Priebke vive”. Le scritte sono state prontamente cancellate a seguito di numerose segnalazioni indignate.
Marco Di Porto
(14 dicembre 2016)