Verbo…

“In principio era il Verbo, il Verbo era D-o”? Lo studio della Torah è una delle vie che conduce alla presenza di D-o, insegnava il Baal Shem Tov: chi studia la Torah dovrebbe sentirsi come un figlio che, avendo ricevuto una lettera dal proprio Padre, è ansioso di sapere che cosa gli comunicherà. La lettera diventa per lui sempre più preziosa, ogni volta che la rilegge, ed è sempre come se suo Padre gli stesse a fianco. «Io» (anochi), la prima parola del Decalogo, è composta di quattro lettere ebraiche che formano un acrostico delle parole: «Io Mi dò in forma scritta», spiega il Talmud (Shabbath 105a). D-o ha dato Se stesso attraverso parole, e l’uomo deve imparare a riceverLo. Attraverso la contemplazione mistica delle lettere che La occultano, l’uomo può scoprire la Luce Divina. Lo scopo di immergersi nella Torah non è soltanto quello di comprenderne il significato razionale, ma anche di unirsi alla Presenza Divina che vi è contenuta.
D-o si è fatto Verbo.

Paolo Sciunnach, rabbino

(19 dicembre 2016)