maldicenza…
A proposito del pozzo nel quale i fratelli gettano Yosèf, la Torah ci dice che “il pozzo era vuoto, non c’era acqua”. I Maestri notano che se un pozzo è vuoto, è evidente che non ci sia acqua, e quindi la Torah non avrebbe avuto necessità di sottolinearlo. Da qui insegnano che “non c’era acqua, ma c‘erano serpenti e scorpioni”.
C’è da domandarsi perché i Maestri indichino proprio serpenti e scorpioni, e non – per esempio – vermi e lombrichi.
I serpenti e gli scorpioni sono varie volte associati alla maldicenza: quando il popolo si lamenta ingiustamente compaiono i serpenti, eccetera. Invece l’acqua è spesso associata alla Torah: la Torah è “acqua vitale”, dà la vita spirituale come l’acqua dà quella materiale. Quindi, nell’ottica dei Maestri, la Torah ci dice che quando viene a mancare la Torah (l’acqua), viene ad aumentare il rischio della maldicenza.
Elia Richetti, rabbino
(22 dicembre 2016)