Chanukkah – Luci dall’Italia ebraica

Qui Padova – Il miracolo che si perpetua

pad-1Queste immagini testimoniano un pomeriggio intenso di contenuti e di allegria al Museo della Padova Ebraica.
La lezione del rabbino capo di Padova, rav Adofo Locci, aperta alla città, su Chanukkah: “Luce e oscurità: alternanza naturale o guerra per la supremazia?” ha permesso al numeroso pubblico presente di capire il senso di questa festa attraverso un excursus sui suoi aspetti storici, filosofici e sociali: quando e perché è nata, cosa si festeggia, come si festeggia. Una trama ordita con sapienza intrecciando i fili della storia e della cultura ebraica.
Intanto i bambini presenti erano intrattenuti da Simonetta Lazzaretto della Coop Culture, gestore il Museo, attraverso una lettura animata “Ester e il miracolo di Chanukkà”.
pad-2Alla fine della lezione, tutto il pubblico e i bambini, hanno presenziato all’accensione del terzo lume da parte di rav Locci e di rav Nathan Hendel, sulla strada antistante il Museo. Un momento intenso anche per il fatto che questa accensione avviene per la prima volta davanti all’antica Sinagoga Ashkenazita di Padova, incendiata dai fascisti nel maggio del 1943. Ulteriore segno del perpetuarsi del miracolo della nostra storia. Preghiere, canti, balli e uno stupendo buffet con pandori, prosecco, bevande varie e una montagna di sufganiot preparati dalla moglie di Rav Nathan, Hadassa.
pad-3“Grazie, grazie di averci fatto conoscere questa festa, grazie di aver condiviso con noi la vostra festa”, sono i commenti più diffusi che ho raccolto dai partecipanti.
Il mio personale grazie, a tutti coloro che hanno promosso e reso possibile questo evento. Grazie, come recita la nota benedizione, per “averci fatto vivere questo momento”…Evviva Chanukkà!!!

Antonella Ortis

Qui Vercelli – Un’accensione per l’incontro

schermata-2016-12-27-alle-12-27-55Grande e significativa partecipazione in sinagoga a Vercelli, dove ad officiare la cerimonia di accensione è stato il rabbino Elia Richetti, con al fianco la presidente della Comunità ebraica Rossella Bottini Treves.
A partecipare alla cerimonia, oltre alle diverse famiglie ebraiche residenti nel territorio delle province di Novara e Biella, il delegato episcopale per la cultura e l’ecumenismo dell’Arcivescovado di Vercelli e i rappresentanti delle Chiese evangeliche.

Qui Verona – Il legame che non si spezza

schermata-2016-12-27-alle-12-41-13Anche a Verona, per il secondo anno, si è accesa la Chanukkiah in pubblico in una delle più belle piazze d’Italia: piazza delle Erbe.
Un vasto pubblico è intervenuto, più di un centinaio oltre ai passanti, e ha condiviso con la nostra Comunità l’accensione, ballando e mangiando i sufganiot offerti a tutti.
Ospiti d’eccellenza il vicario del prefetto, il questore e per il secondo anno di seguito il sindaco Flavio Tosi. È stato proprio il sindaco, negli scorsi giorni, a chiamare a raccolta la cittadinanza per l’accensione.
Dopo la lezione di rav Yosef Labi e dopo i saluti del presidente della Comunità ebraica Bruno Carmi, Tosi ha sottolineato l’importanza della presenza ebraica nella nostra città e del valore storico e morale del popolo ebraico.
Terminati i discorsi, è stata accesa la Chankkiah e si è dato inizio alle danze e ai canti. La festa è durata oltre il previsto, tanti si sono fermati per una foto ricordo.

Roberto Israel, addetto alla cultura della Comunità ebraica di Verona e consigliere UCEI

Qui Ferramonti – Una luce per la Memoria

imag0460Dopo settanta anni i lumi di Chanukkah, tornano a spezzare le tenebre del campo di internamento a Ferramonti di Tarsia in provincia di Cosenza.
Organizzata dal consigliere della Comunità ebraica di Napoli Roque Pugliese, l’accensione contemporanea della grande Chanukkiah al centro del campo e sulle finestre delle baracche per restituire dignità e libertà alle migliaia di persone inviate da tutta Italia.
Citato dal rabbino capo Umberto Piperno il secondo versetto della genesi, “Il buio era sugli abissi”. Quando lo spirito del Signore aleggia sulle acque, ha osservato il rav, “l’umanità ritrova la propria luce divina”.