Miracoli
Nel Talmud, e precisamente in Shabbat 21b, troviamo una disputa tra Hillel e Shammai, due grandi Maestri del Talmud, riguardo all’accensione delle luci della Chanukkiah.
I due saggi discutono rispetto alla questione se a Chanukkah si deve aggiungere un lume ogni sera, fino ad arrivare ad otto, come sostenevano Hillel e i suoi discepoli oppure se –al contrario- come era opinione di Shammai e dei suoi discepoli, si debba iniziare con otto candeline ed ogni sera toglierne una, fino ad arrivare a una candelina l’ultima sera.
Chanukkah significa dedicazione, inaugurazione e alcuni vedono in questo l’acronimo di Chet Neroth Vealachà Kebeth Hillel, la cui traduzione è : otto candeline e la regola è secondo la Casa di Hillel. E in efeftti la regola segue gli insegnamenti di Hillel ed aggiungiamo un lume ogni sera. E questo per far in modo che il miracolo aumenti ogni giorno di più.
In ogni caso i lumi che brillano nelle nostre case sembrano invitarci a riflettere “sui miracoli che furono fatti ai nostri padri in quei giorni, in questo tempo” ed al valore che ancora oggi hanno per noi e per gli ebrei. E forse servono anche a ricordarci che ogni giorno, ogni tempo, ha bisogno di miracoli. Bisognerebbe avere la saggezza di riconoscerli.
Sira Fatucci
(28 dicembre 2016)