Otto giorni otto luci
Essere al centro

locciCome ti sei fatta bella e come ti sei fatta piacevole, o amore tra le delizie (Cantico dei Cantici 7:7). Il trattato Soferim (20:5) riporta una fonte che afferma che questo versetto alluda sia alla Mezuzà (mah yafyta – come ti sei fatta bella) sia alla Chanukkyà (mah na‘amta – come ti sei fatta deliziosa). La fonte di questa riferimento è lo Zohar (Vaychy, 686) che, al verso relativo alla benedizione di Giacobbe a Issakhar (Egli vede che il riposo è buono e la terra che è deliziosa; Genesi 49:15), la tribù d’Israele che simboleggia gli studiosi della Torà, spiega: “Egli vede che il riposo è buono/tov indica la Torà Scritta, e la terra che è deliziosa/na‘ema indica la Torà Orale”. La Mezuzà, fissata alla destra della nostra porta, rappresenta dunque la Torà scritta e la Chanukkyà, che mettiamo in questi giorni alla sinistra della porta, rappresenta quella orale. E noi? Proviamo a stare nel mezzo.

Adolfo Locci, rabbino capo di Padova

(29 dicembre 2016)