Auschwitz, l’orrore in un virtual tour
Nuove sfide per la Memoria
La realtà virtuale per far luce sui crimini compiuti dai nazisti nel campo di sterminio di Auschwitz.
Sta riscuotendo grande interesse l’inedito strumento messo a punto dalla polizia tedesca, che ha ricostruito il lager in virtual-reality rendendo possibile un’esplorazione approfondita della sua drammatica realtà. Uno strumento, è stato spiegato, particolarmente utile per accertare le responsabilità di chi aveva funzione di controllo al suo interno.
Si stanno infatti consumando gli ultimi processi a carico dei guardiani dei lager nazisti, che tendono spesso a negare o sminuire le loro colpe in sede di giudizio. È importante quindi agire con la massima scientificità possibile.
“La questione è questa: i sospetti erano in grado di sapere se gli internati venivano portati nella camera a gas o fucilati? Questa riproduzione aiuta gli investigatori a rispondere alla domanda” ha dichiarato nelle scorse settimane il responsabile dell’ufficio federale per i crimini di guerra Jens Rommel.
Un primo modello 3D della struttura si è rivelato fondamentale per condannare in giugno il 94enne tedesco Reinhold Hanning, che fu in gioventù guardiano delle SS. Ulteriori migliorie stanno adesso portando alla realizzazione di tecnologie sempre più efficaci.
Nel nome della Memoria. Di una Memoria sempre più consapevole.
(9 gennaio 2017)