melamed, religioni a tavola – La guida per i più giovani

frutta lbera tutti
“Vogliamo organizzare una festa a sorpresa per quattro nostri compagni e non avevamo pensato che dovevamo stare attenti a cosa preparavamo da mangiare. Infatti nella nostra classe ci sono bambini che hanno religioni in cui ci sono regole su ciò che si può mangiare e su ciò che bisogna evitare. Uno dei compagni che compie gli anni è di religione musulmana, e anche altre due amiche lo sono; e poi c’è Sara che è di religione ebraica”.
Inizia così l’agile libretto Frutta libera tutti*!, con testi di Jaja Pasquini e illustrazioni di Tommaso Resechi. Pubblicato dalla casa editrice bolognese L’Io e il Mondo di Tj, specializzata in pubblicazioni per bambini, e realizzato tra gli altri con il contributo del rabbino capo della città felsinea rav Alberto Sermoneta, il volume si pone l’obiettivo guidare i giovanissimi in età scolare alla scoperta delle diverse tradizioni e culture.
In questo caso, con un focus sull’alimentazione che racconti con semplicità un mondo estremamente complesso. Come nel caso, forse più di altre identità, proprio dell’ebraismo. È rav Sermoneta, come detto, a illustrare ciò che è permesso e ciò che non lo è. “Una sfida molto stimolante” racconta ai lettori di Italia Ebraica. Anche la preparazione di questa festa sorpresa lo è, rivelandosi alla fine un’occasione di incontro e dialogo. I genitori di Sara preparano il cibo casher, quelli dei bambini islamici preparano il cibo halal, i genitori dei bambini cattolici preparano un terzo genere di pietanze sul “tavolo vario”. Al centro è posto il tavolo per la frutta, adatto per tutti i partecipanti. Da qui il titolo di questa felice iniziativa editoriale, presentata a Bologna in dicembre, cui hanno partecipato anche monsignor Stefano Ottani e l’imam Youssef Pisano.

da Italia Ebraica, gennaio 2017

(13 gennaio 2017)